E’ scoccata ufficialmente l’ora di Giovanni Bucaro. Al siciliano il compito di portare il Monopoli verso una salvezza tranquilla dopo gli ultimi, poco lusinghieri, risultati dell’era da Zanin. Si riparte da una formazione che ha totalizzato 29 punti e che attende di sfatare il tabù ‘Veneziani’: “Quando un allenatore viene esonerato – dice – è sempre una sconfitta per tutti, è capitato in passato anche a me e non è mai una bella cosa. In queste prime sedute, comunque, ho trovato una squadra preparata e che sa quello che deve fare. Il Monopoli l’ho visto qualche volte, non mi aspettavo una chiamata dei pugliesi. L’approccio, comunque, è stato ottimo e sono stato già messo nelle condizioni di poter lavorare”.
Parola d’ordine la mentalità: “Il discorso mentale nel calcio è determinante. Agevola prima di tutto la prestazione. Non so se ci sia questo problema – spiega – ma la squadra credo stia bene e tutti si sono messi a disposizione. Dobbiamo essere capaci di lavorare in tutte le componenti, fisiche e tattiche. C’è voglia di far bene. Mi auguro che col lavoro e coi risultati si possa raggiungere sempre più autostima e tranquillità”.
Come disporre in campo la squadra? “Il modulo è sempre fine a sé stesso. Conto di poter infondere ai ragazzi la mia mentalità e la mia idea. Se riuscirò in questo sarò riuscito a fare già metà del mio lavoro. Ci sono alcuni concetti basilari tanto in fase offensiva come in quella difensiva. Fondi? Incontriamo una squadra ben attrezzata per la categoria, bisogna far bene sia in casa che fuori. Andria e Messina? In questo momento penso giorno dopo giorno”.
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