Nel post gara della partita vinta dal Bari per 2-0 sul campo della Salernitana, Moreno Longo ha tenuto la sua conferenza stampa per analizzare a caldo il risultato finale.
«Inseguivamo questa vittoria oramai da qualche settimana e noi per primi soffrivamo per questo – ha esordito l’allenatore del Bari – quindi siamo molto contenti di averla raggiunta, per giunta contro un avversario di valore».
Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio la serata vissuta allo stadio “Arechi”: «Abbiamo giocato un buon primo tempo, nel quale abbiamo risposto colpo su colpo alla Salernitana, siamo ripartiti, sfruttando gli spazi nella maniera corretta e creando i presupposti per trovare il doppio vantaggio, pur concedendo a loro una grande opportunità nell’azione di Verde. Nel secondo tempo la squadra, pur potendo fare meglio di così sotto l’aspetto del gioco, mi ha dato una grande risposta. La ripresa è figlia di qualche pareggio di troppo che era arrivato in passato e quindi c’era una grandissima concentrazione, anche grazie a quel veleno e quella cattiveria agonistica che avevo chiesto nel pre gara. Dobbiamo sapere interpretare anche questi momenti e i ragazzi sono stati superlativi perché l’hanno fatto davvero con il piglio della squadra veramente matura, che non voleva prendere gol e voleva portare a casa il risultato a tutti i costi. E’ normale che in quest’ottica si sia perso un po’ il filo conduttore del gioco perché avremmo potuto e dovuto fare meglio, ma sono sicuro che nelle prossime partite lo faremo».
Il 48enne piemontese è rimasto un po’ sorpreso dalla variazione di assetto degli avversari, ma dopo qualche minuto, tutto è andato per il meglio: «Ci aspettavamo una Salernitana che giocasse col 4-3-3 perché fino ad ora non aveva mai cambiato, però con noi sembra che tutte le squadre cambino e quindi ogni domenica dobbiamo riadattarsi. Loro hanno scelto di giocare col 4-3-1-2 e i primi 10 minuti sono serviti per trovare le distanze giuste e per cercare di trovare le uscite corrette. Una volta messe a posto quelle, la squadra ha iniziato a fare quello che prevedevamo di fare e quindi abbiamo sfruttato molto i nostri quinti. Sapevamo che avremmo potuto avere molto spazio com Dorval e Oliveri e la scelta dei due attaccanti è stata fatta in funzione di poter far pressione su una linea avversaria che sapevamo lavorare sulla palla e di conseguenza ci avrebbe dato spazio tra le linee. Abbiamo puntato la loro linea difensiva e creato pericoli. Sono stati bravi i ragazzi ad interpretarla nella maniera corretta».
A chi gli ha chiesto della sofferenza accusata dai suoi ragazzi nella ripresa, l’ex Como ha spiegato che essa fosse quasi inevitabile: «Abbiamo svolto la fase difensiva con grande attenzione e inevitabilmente abbiamo un po’ trascurato la fase di possesso e questo è stato probabilmente l’unico neo di questa partita. Oggi però contava vincere, contava Il risultato e sono stato io il primo a chiederlo ai ragazzi. Credo che quello di oggi sia uno step importante nel percorso di crescita della squadra. Se capisce che ci sia bisogno di mettere dentro questo tipo di atteggiamento e all’occorrenza di fare anche un tipo di partita sporca per portare via punti importanti. Bisogna saperlo fare in questo campionato perché è troppo importante. Credo che la squadra abbia lavorato bene sotto questo aspetto. Poi ci sono dei singoli che possono esaltarsi nel collettivo, ma è fondamentale che tutti quanti, panchina compresa, mostrino grande partecipazione. Eravamo vogliosi di fare questo tipo di partita».
Quanto alla prova di Simic, che nella scorsa partita non aveva convinto del tutto: «Sono contento della sua prestazione. Oggi aveva due avversari che si sposavano molto bene con le sue caratteristiche. Simic è un giocatore veramente molto forte nel duello con giocatori di grande struttura, riesce a reggere l’urto in maniera importante e oggi ha usato tutta la sua esperienza per vincere tanti duelli, primeggiando in quasi tutte le situazioni».
Il torinese è soddisfatto di quanto fatto fino ad ora: «E’ normale che vincere prima di una sosta è sempre importante perché ti permette di lavorare serenamente o quantomeno con più serenità. Io sono comunque contento del percorso di questo Bari. E’ normale che arrivasse qualche critica dopo qualche pareggio di troppo, però ribadisco che noi dall’interno dobbiamo essere lucidi e non dobbiamo perdere di vista quelle che sono le dinamiche che ci devono portare a raggiungere l’obiettivo. Centrare 11 risultati utili positivi non è scontato in questo campionato. E’ vero che non abbiamo vinto alcune partite che sembravano vinte, però oggi abbiamo dato dimostrazione di essere uniti, di essere squadra, di essere gruppo e di essere focalizzati su quello che è il lavoro».
Il tecnico dei galletti si è congedato con un pensiero ai tifosi, accorsi in massa a Salerno: «Siamo anche contenti di aver regalato una vittoria ai tanti tifosi che hanno seguito il Bari oggi perché sappiamo naturalmente quanto sia importante per l’ambiente».
Lascia un commento