BARI – Al termine della sfida tra Bari e Mantova, terminata 2-0, a presentarsi davanti ai microfoni dei giornalisti per i biancorossi è stato Nunzio Lella che è apparso molto emozionato e contento.
Il 24enne barese ha sbloccato la gara con un gol aspettato una vita: «Quello di segnare in questo stadio indossando questa maglia è sicuramente il sogno di ogni ragazzo barese che tifa Bari. Io l’ho sognato tantissimo da piccolo e oggi il sogno si è avverato davanti a questo pubblico e ai miei amici. Per me è stata un’emozione incredibile, sono contentissimo e pieno di gioia. A chi dedico il gol? Sicuramente alla mia famiglia, alla mia ragazza e a coloro che sono vicini a me, soprattutto al mister Mario Cardinale che non c’è più e che sicuramente credo stia festeggiando da lassù».
Quanto alla dinamica del gol, il giocatore nativo di Santeramo ha spiegato che il tutto non è frutto del caso: «L’azione l’abbiamo provata in allenamento, anche se in realtà sui corner io devo andare davanti ed essere il primo giocatore. In quel momento me la sentivo e ho detto a Francesco Vicari di andare lui davanti per sistemarmi più indietro. Alla fine è andata bene. Sicuramente mi piacerebbe fare anche tanti altri gol, ma credo che l’importante sia vincere, fare più punti possibile e portare magari il Bari in alto. Vedremo come andrà la stagione. Non mi piace fare pronostici particolari perché preferisco pensare di partita in partita».
Il numero #28 biancorosso ha quindi spiegato come procede il suo processo di integrazione con la squadra, a poco tempo dal suo arrivo: «Il mister ci chiede tanto e noi ci alleniamo severamente. C’è un bel gruppo e mi sono trovato benissimo sin da subito. Ho compagni fantastici, ci sproniamo a vicenda e quindi credo si stia creando qualcosa di veramente bello».
Il centrale dei galletti si è congedato dai microfoni della stampa con un discorso tecnico riguardante anche la sua collocazione in campo: « Il mister decide in base a quello che è giusto e, se ci dice di stare “a zona”, noi stiamo a zona ed eseguiamo gli ordini. In quel modo ho sempre lavorato e mi sono sempre trovato bene, quindi per me va bene così. Quando il mister deciderà di cambiare, cambieremo. In questi anni ho fatto sempre la mezza, mentre a Venezia ho provato a giocare a due e mi sono trovato bene. Posso fare sia il mediano diciamo a due che anche la mezzala a destra o a sinistra».
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