Dopo la grande delusione di Piacenza, ospite della Feralpisalò, che è stata a un passo dal rifilargli la seconda sconfitta stagionale, il Bari torna in campo per affrontare la seconda big del campionato.
I tifosi si augurano che la sosta abbia consentito a Marino di dare alla squadra un assetto tattico più efficiente e “quadrato” e i biancorossi siano in grado di reggere il confronto con la seconda in classifica.
Nonostante la gara rappresenti un test probante sull’attuale consistenza della squadra e sulla definizione del ruolo che potrà svolgere nelle prossime settimane, almeno fino allo stop di gennaio, la vendita dei biglietti per lo stadio é andata a rilento.
Infatti, molti tifosi si dichiarano delusi per i risultati finora ottenuti, per il mancato salto di qualità dopo l’arrivo di giocatori di classe ed esperienza, ma in grave ritardo di condizione fisica, e per l’interpretazione delle parole del direttore sportivo Polito, tornato sul discorso della programmazione triennale, che hanno suscitato dubbi sugli obbiettivi di questa stagione.
Salteranno la gara alcuni giocatori di rilievo: nel Venezia lo squalificato Bjarkason e Pohjanpalo, nel Bari Morachioli e Faggi e sono in forse Maita e Acampora causa attacco febbrile.
Il Venezia si presenta come avversario molto insidioso: ha conquistato 27 punti, ben 9 più dei biancorossi, dei quali 11 nelle 6 trasferte giocate. Ha vinto a Marassi, a Modena e Terni e pareggiato a Cittadella e Brescia, perdendo solo in casa della Reggiana. I giocatori arancioneroverdi sono reduci da un periodo molto favorevole: nelle ultime 6 giornate prima della sosta hanno ottenuto 5 vittorie e 1 sola sconfitta.
La squadra veneta è la quarta più prolifica della serie cadetta, con 19 reti segnate, soprattutto nei secondi tempi (13) rispetto ai primi 45’ (appena 6). Sono 9 i giocatori andati in gol: Pierini e il finlandese Pohjanpalo a quota 4 ciascuno, il norvegese Johnsen, il danese Gytkjaer e l’americano Busio hanno firmato 2 reti e sono fermi a 1 marcatura il difensore Altare e la coppia di attaccanti islandesi Bjarkason e Ellertsson.
Particolare curioso: tra le file veneziane ci sono 18 giocatori stranieri di 13 nazionalità diverse.
Il Bari ha ospitato il Venezia 26 volte e il bilancio è estremamente favorevole ai biancorossi, che hanno registrato 17 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte, con 46 reti all’attivo e 18 al passivo. Il primo incontro fu disputato al campo San Lorenzo quasi un secolo fa, precisamente il 20 ottobre 1929, in serie B, e si concluse con il successo biancorosso per 5-1. La prima gara in serie A risale al 7 gennaio 1940 (altra vittoria per 3-0) e la serie positiva barese durò fino al 1951. L’11 marzo di quell’anno i lagunari vinsero per 2-1 allo Stadio Della Vittoria. Negli ultimi 20 anni le due squadre si sono sempre incontrate in serie B. L’ultima vittoria biancorossa risale a 9 mesi fa (1 marzo 2003 Bari-Venezia 1-0, gol di Bellomo) mentre i veneti non vincono da 19 anni (5 dicembre 2004 Bari-Venezia 0-2).
La gara sarà diretta dal sig. Giuseppe Collu, 33enne, iscritto alla sezione di Cagliari. Nel 2018 è stato promosso in Can C e nel 2023 è passato in Can A-B. Dopo aver diretto in serie C 66 gare di campionato, 4 di play-off e 1 di play-out, ha esordito in questa stagione tra i cadetti con 4 designazioni: il suo ruolino registra 2 successi per le squadre di casa, 1 pareggio e 1 vittoria esterna, 17 ammonizioni e 2 rigori concessi. Ha diretto 1 sola volta il Bari, in serie C, il 10 ottobre 2021 (Bari-Turris 4-2) e non ha alcun precedente con il Venezia. Gli assistenti designati sono Vittorio Di Gioia, iscritto alla sezione di Nola, e Marcello Rossi, della sezione di Biella. Quarto ufficiale è Mattia Ubaldi, della sezione di Roma 1. Al VAR c’é Federico Dionisi, della sezione di L’Aquila, coadiuvato dall’AVAR Daniele Minelli, della sezione di Varese.
L’incontro sarà trasmesso in diretta TV da DAZN e SKY Sport (canale 252) e in radiocronaca diretta da RADIOBARI . Il fischio d’inizio allo stadio “San Nicola” è fissato alle ore 14.
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