BARI – Al termine del match giocato al “San Nicola” tra Bari e Modena e vinto dai pugliesi per 4-1, a presentarsi davanti ai microfoni dei giornalisti per i biancorossi è stato Rubén Botta che ha così commentato a caldo la gara: «La squadra, anche se in 10 uomini, ha sempre provato a giocare e questo credo sia importante. Si vedeva che stavamo bene!».
Quanto al suo gran gol che ha sbloccato il risultato: «Penso che sia stato un bel gol, anche se l’azione è stata molto veloce e non mi ricordo bene tutta la dinamica».
Il 32enne ha poi così giudicato l’avversario: «Penso che il Modena sia una buona squadra ed ha provato a giocare, ma si vedeva che noi stavamo davvero in palla. E’ stata una bella partita».
Il calciatore sudamericano si è anche addentrato un qualche considerazione di ordine tattico: «Il modulo ad albero di Natale? Quando sono chiamato a giocare, mi adatto a qualsiasi posizione. E’ un modulo che comunque mi piace, anche perché quando ci disponiamo con due attaccanti, rimango talvolta fuori. Ho sempre detto di essere comunque a disposizione del mister e della squadra».
Il fantasista argentino ha voluto respingere le accuse di chi sosteneva che ad inizio stagione fosse un ombra, tanto da non giocare titolare: «Io provo sempre a giocare ed a rischiare. Questo ti porta talvolta anche a sbagliare. Tante volte si è detto che stessi sottotono, ma io non sono affatto d’accordo. Sono sempre sono stato bene ed è poi sempre il mister a fare le sue scelte».
Il numero #10 dei galletti si è congedato dai microfoni della stampa raccontando della sua intesa con Antenucci: «Mirco lo conosciamo tutti! Quando un giocatore è forte, è facile giocarci insieme, dialogare con lui e capirsi anche solo con uno sguardo. Davanti siamo in tanti e il non aver giocato tanto all’inizio era dovuto al fatto che gli altri stessero facendo molto bene. Uno deve sempre allenarsi, farsi trovare pronto ed essere a disposizione in caso di bisogno».
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