Maita: «Ci siamo ritrovati e questo è fondamentale. A Catanzaro sarà emozionante, ma non determinante. Vorrei che i nostri tifosi…»


BARI – Contro la Virtus Francavilla ha sfoderato una grande prestazione, contribuendo pesantemente alla vittoria finale. Mattia Maita è un pilastro di questo Bari e quello contro i brindisini è stato un successo importante che probabilmente ha segnato un crocevia della stagione. In conferenza stampa il centrocampista siciliano ha parlato della scorsa gara e della prossima, contro il Catanzaro secondo in classifica.

«Per noi è stato bellissimo vincere al 92′ contro il Francavilla che è una diretta concorrente – ha esordito il biancorosso – siamo molto contenti perché è importante essere in questo periodo a +7 sulla seconda. Abbiamo avuto un periodo di appannamento? E’ arrivata gente nuova ed è normale che all’inizio ci sia bisogno di un po’ di tempo per conoscersi. Alla fine ci siamo ritrovati e questo è fondamentale. Poi siamo stati anche sfortunati e penso ad esempio alla partita contro il Messina. Ci fu un miracolo del portiere, un palo di Antenucci e alla fine ci castigarono con un mezzo contropiede. Questo è il calcio e in tutte le categorie si verificano certi periodi. Siamo comunque concentrati sull’obiettivo della piazza e ogni domenica cerchiamo sempre di vincere».

Quanto alla prossima sfida contro il Catanzaro: «Sicuramente sarà una partita speciale e per me sarà bello ed emozionante. Non credo assolutamente che domenica però si decida la vittoria del campionato. Mancano ancora 8 partite e ci sono anche le altre squadre e quindi non si può dire che una gara possa fare da spartiacque per vincere il torneo. Certo è che in questo momento tutte le partite valgono doppio, Nel contempo sarà un match difficile, contro una squadra forte. Conosco bene l’ambiente, il tifo e cosa possano dare. Sarà veramente, però noi come sempre proveremo a vincere».

Il 27enne nato a Messina ha poi spiegato il suo rapporto particolare con Catanzaro: «Dopo tanti anni a Catanzaro, avevo bisogno di cambiare un po’ aria. Lì mi hanno dato tanto, mi hanno cresciuto e mi hanno fatto diventare un uomo. Ho sempre detto che Catanzaro è la mia seconda casa. In quella città ho dei bellissimi ricordi ed ho anche tanti amici».

A livello personale, per il numero #4 dei galletti non è stato facile. Le prestazioni non sono state all’altezza del passato, ma ci sono dei motivi che lui stesso ha voluto esporre: «Non voglio trovare delle scuse, ma il periodo compreso tra gennaio e febbraio per me è stato un po’ particolare. E’ nata mia figlia ed è stato anche massacrante a livello fisico perché ho viaggiato molte volte avanti e indietro da Messina. Talvolta non sono neanche riuscito a dormire la notte! Poi la bimba ha anche preso il Covid e non è stato facile. Mentalmente non stavo tanto bene. Adesso, grazie a Dio, è tutto a posto e mentalmente sono anche un po’ più libero. Il ruolo? Non è importante perché ci sono tante cose, anche fisiche e mentali, che determinano poi le prestazioni. Il mio obiettivo è dare sempre il massimo. Una mia pecca? Faccio fatica a fare gol e vorrei realizzarne di più Però aiuto a farli fare e questo penso sia altrettanto importante. Deve sempre prevalere il “noi” e non l'”io”».

In chiusura Maita ha voluto esternare qualche desiderio: «Vorrei che venisse più gente allo stadio. Ho visto dei video bellissimi del “San Nicola” pieno. Non chiedo ovviamene che ci siano 50 o 60 mila persone, ma in questo finale di stagione abbiamo bisogno anche dei nostri sostenitori. Spero di arrivare il prima possibile in serie B col Bari».






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