BARI – Mancano poche ore alla sfida Bari-Potenza, in programma stasera alle ore 21:00, e Michele Mignani ha incontrato i giornalisti per la consueta analisi pre partita. Nella solita conferenza stampa tenutasi nella sala “Gianluca Guido” dello stadio “San Nicola”, il 49enne genovese ha esordito rispondendo a chi gli ha chiesto se si aspettasse mesi fa di disputare un girone d’andata così: «Non me lo sono immaginato per nulla. Di solito non ho mai pensieri che vanno molto in là e non sono mai riuscito a pensare a quello che sarebbe potuto succedere. All’inizio della stagione abbiamo avuto tanta difficoltà e mi riferisco ai problemi di Covid in ritiro, durante il quale eravamo in pochi e io ho pensato solo al programma lavorativo della squadra per il giorno dopo, e al tardivo completamento della rosa. Secondo me le cose stanno andando nella maniera giusta e adesso ci accingiamo a cominciare il girone di ritorno con l’obiettivo di fare punti. Mi auguro che l’attenzione e la concentrazione che i ragazzi mettono tutti i giorni in allenamento possa continuare. Trovarmi in questa situazione di vantaggio sulle seconde? E’ la prima volta che mi capita da allenatore!».
L’allenatore del Bari ha quindi parlato più nello specifico della sfida contro i lucani: «Rispetto alla gara d’andata, nella quale eravamo quasi contati, siamo un’altra squadra. Sottovalutare questa partita? Non potrei accettarlo. È una partita particolare, che capita prima delle vacanze. Non importa l’avversario, ma l’obiettivo che hai, e quindi non penso che la mia squadra possa sottovalutare l’impegno infrasettimanale che ci attende. La squadra sta bene a livello fisico e mentale, anche se non posso escludere che potremmo avvertire un po’ di stanchezza per il viaggio dopo la trasferta di Palermo. Voglio pensare che domani la squadra vada in campo e faccia una grande partita, mettendoci attenzione, concentrazione e voglia di fare risultato. Avete visto anche domenica che a volte basta però un piccolo episodio per condizionare la gara e quindi il futuro non lo conosce nessuno. Le ultime dichiarazioni di fuoco del Presidente del Potenza, che peraltro conosco personalmente? Non ho sentito le sue parole. Dopo una batosta mi aspetto sempre che un calciatore possa avere delle reazioni, ma rimango della mia idea e cioè che noi dobbiamo guardare in casa nostra e non mi piace guardare a quello che succede in casa degli altri. Mi aspetto di sicuro che qui verrà una squadra arrabbiata e tosta, che ha voglia di fare risultato. Noi troveremo le solite difficoltà che troviamo tutte le domeniche».
Il discorso si è poi spostato sulla formazione e sul mercato: «Se darò un’opportunità ai terzini che non stanno giocando in questo momento? Non esiste mai preclusione nei confronti di nessuno e sapete che nella mia testa tutti i giocatori sono potenzialmente titolari. Bisogna fare delle valutazioni, come facciamo di settimana in settimana e a maggior ragione in questo turno infrasettimanale. Bisogna capire chi stia meglio, se qualcuno sia più affaticato di altri e cercare di capire che tipo di partita possa essere e quali possano essere i giocatori più adatti. I diffidati? Le mie scelte non si sono mai fatte condizionare da questi discorsi. Spero solo di non beccare le altre ammonizioni tutte insieme. Stiamo preparando da tempo De Risio a fare il centrale ma ci sono alternative. Abbiamo giocatori esperti come Pucino, Mazzotta, Belli che hanno una struttura e delle caratteristiche tali da poter eventualmente giocare una partita intera o qualche spezzone da centrale. Sotto questo aspetto sono abbastanza tranquillo, poi è normale che avere un centrale di ruolo in più non mi dispiacerebbe. Il mercato? Non ci penso. Abbiamo troppo bisogno di fare una grande partita contro il Potenza e poi ci prenderemo qualche giorno per staccare la spina. Al rientro, ragioneremo del futuro col direttore e la società. Marras? Ha avuto un problema durante un allenamento. Una ricaduta di un problema precedente. Il nostro staff medico lo sta curando e il ragazzo sta meglio ogni giorno di più. Il suo non è un problema più grave del previsto, però ci sono dei tempi che devono inevitabilmente passare».
Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione sullo spinoso argomento dell’incapacità della squadra di capitalizzare tutte le palle gol create: «Questo è un argomento di cui abbiamo già parlato e sotto certi aspetti è la parte più difficile da migliorare. Rimango dell’idea che la qualità individuale dei giocatori poi determini spessissimo le situazioni della giocata e del tiro negli ultimi metri. Tutte le squadre vorrebbero essere concrete e riuscire a concretizzare tutto quello che si crea. Ritengo però molto importante creare, anche in partite difficili, delle situazioni da gol e noi ci siamo riusciti anche a Palermo e con un uomo in meno. Questo è il segnale più importante. Poi non sono un ingordo e a volte mi accontenterei pure di vincere 1-0. Questa squadra ha una buona media gol e quindi non ho pensieri in tal senso».
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