BARI – Nel giorno della presentazione del nuovo allenatore del Bari, in conferenza stampa è intervenuto anche Ciro Polito, che ha avuto modo di spiegare le ragioni sul perché si abbia pensato di puntare su Michele Mignani.
«La scelta del nuovo mister è stata ben ponderata e decisa – ha esordito il Direttore Sportivo dei galletti – e non c’è stato bisogno di fare casting particolari. Nel calcio non esiste una ricetta esatta e quindi non sappiamo se questa sia la scelta giusta, ma sono convinto che Mignani, insieme a mister Vergassola e al suo staff, ci daranno tante soddisfazioni. La decisione maturata è frutto delle conoscenze. La serie C l’ho fatta e ho sempre seguito calciatori e allenatori. Mignani è un tecnico che ha sempre ottenuto il massimo dalle squadre che ha allenato. Perse il campionato col Siena cadendo all’ultima giornata in casa contro un Piacenza che era fuori da ogni gioco. Nonostante ciò, arrivò in finale e, senza 8-9 titolari, dovette cedere ad un Cosenza fortissimo. Quest’anno invece ha guidato il Modena che è stata la migliore quarta ed è uscita in modo sfortunatissimo».
Il 42enne napoletano ha poi descritto il tecnico: «Nella vita non contano le chiacchiere, ma i fatti. Mignani è una persona di poche parole, non sbraita e parlando con lui ti fa stare tranquillo. Ha idee chiarissime e una struttura di gioco ben consolidata. Fa del modulo 4-3-1-2 la sua forza. Questo è un modulo che mi piace e ci tengo a sottolineare che le sue squadre ha subito sempre molto poco. Questo è fondamentale in serie C. Non ha mai vinto? C’è sempre la prima volta. Bisogna essere bravi a dargli una squadra forte in mano e poi starà a lui doverla guidare fino all’obiettivo. Non ci sono margini di errore e lo sappiamo bene».
L’ex Ascoli è conscio delle responsabilità che gravano su di lui: «So bene che questa sia una piazza delusa, ma anche che ci sia bisogno di tutti, tifosi e giornalisti. Non bisogna essere disfattisti, ma costruttivi, e in questo modo ci aiuterete a portare il Bari dove merita. C’è bisogno di pazienza da parte della gente perché sappiamo di poter andare incontro a dei momenti di difficoltà e solo tutti insieme potremo uscirne. Approfitto per ringraziare ancora la società per avermi scelto e quindi il presidente Luigi De Laurentiis che è giovane ed ambizioso come me ed insieme vogliamo arrivare in alto».
Le ultime riflessioni del dirigente biancorosso hanno riguardato la costruzione della nuova squadra: «Se ci sono capisaldi nella rosa attuale? Mirco Antenucci è il giocatore più rappresentativo del Bari ed è un giocatore sul quale puntiamo tanto. Sarà il nostro bomber e l’ha dimostrato. Vogliamo costruire una squadra intorno a lui. Valerio Di Cesare? E’ il capitano e vorrei che lui facesse parte di questo gruppo. Credo molto nelle persone perché i campionati si vincono da dentro. Bisogna creare dei punti fermi che portino mentalità».
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