Il Bari ha oggi osservato un turno di riposo, ma mercoledì prossimo c’è da giocare il derby contro il Monopoli. Ai microfoni di RadioBari, la radio ufficiale del club, l’allenatore biancorosso Gaetano Auteri è intervenuto nei giorni scorsi per fare un piccolo bilancio di queste prime gare e per proiettarsi alla prossima sfida.
«Importante rientrare nella normalità di una settimana di lavoro – si legge sul sito web del club – in questa prima parte della stagione abbiamo dovuto giocare ogni tre giorni e non è stato semplice. Sono giorni importanti, stiamo lavorando in vista del turno infrasettimanale contro il Monopoli e per permettere a chi è arrivato negli ultimi giorni di mercato di mettersi al passo con il resto del gruppo».
Quanto alle ultime operazioni di mercato: «Abbiamo cercato di portare a termine operazioni funzionali alla nostra idea di gioco, al nostro progetto. C’erano giocatori di ottime qualità, assolutamente dotati tecnicamente, ma le nostre esigenze erano numeriche in alcuni ruoli e di caratteristiche».
Il 59enne siracusano ha poi parlato dei suoi ragazzi: «Le nostre certezze le cerchiamo in allenamento, verifiche quotidiane sotto ogni punto di vista. Dobbiamo fare un percorso insieme, lungo, difficile. Ci sono avversari importanti, attrezzati, che hanno investito tanto e che hanno ambizioni. Siamo solo all’inizio e sono abituato a valutare non i risultati, ma le prestazioni. Se c’è la prestazione è difficile che non arrivino i punti. Le impressioni sul mio gruppo? Sono assolutamente positive, ma cresceremo ancora, è ovvio. Dovremo affrontare sfide continue, costanti, dovremo essere pratici e fare sempre la prestazione. La crescita, del singolo come del gruppo, va coltivata, migliorata, incrementata ulteriormente, confermata. Quello che mi ha colpito, pur sapendolo, è la grande disponibilità, la voglia ed esperienza del gruppo dei ‘grandi’, dei giocatori più esperti. Hanno grande serietà e motivazione, sono esempio per tutti. Pur sapendolo, verificandolo di persona nel lavoro quotidiano, è stata una piacevolissima sorpresa».
L’ultima riflessione ha riguardato l’accoglienza ricevuta a Bari: «Purtroppo il periodo non permette di vivere a pieno la città e le sue reazioni. Le stesse conferenze stampa svolte dal vivo ci limitano. Di certo è stato un impatto positivo. Non sono tipo che si mette in mostra, ma posso dire che cercherò di farmi apprezzare sempre più. Potremmo cominciare ad avere pochi tifosi alle partite, ma il mio augurio è che presto lo stadio possa riempirsi, che l’emergenza finisca, non solo per il calcio, ma anche per l’intero tessuto economico. Il calcio è un veicolo sociale, fatto di tante emozioni di cui la gente, ma anche noi, ha bisogno. Il calcio non è calcio senza tifosi e senza la loro passione».
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