Un tempo giovani di speranze del vivaio della Roma, adesso sognano un futuro tra i grandi. E se Stefano Sabelli inizia ad essere una certezza, gli occhi sono adesso rivolti su Mattia Montini: il giocatore, attualmente in forza al Monopoli, è vicinissimo al Bari. Importanti i risultati sin qui conseguiti alla corte di Zanin, 11 le reti messe a segno. Per conoscere meglio entrambi e chiedere un parere sul loro momento la redazione di barinelpallone.it ha intervistato in esclusiva Attilio Olivieri, storico osservatore per conto della Roma per oltre vent’anni ed uno dei migliori in Italia.
Cosi la descrizione del bomber del gabbiano: “E’ una seconda punta, ha un grande dono di natura. Non è un giocatore statico, riesce ad andare a finalizzare l’azione. Ai tempi delle giovanili, ma anche adesso, riesce a fare gol in tutti i modi. Gioca per gli altri, sforna assist ed è tecnico. E’ un prospetto importante, il ragazzo va tenuto in considerazione. Lui di suo è stato un po’ sfortunato, penso soprattutto ai tempi del Benevento, piazza dove aveva comunque avuto un buon inizio. Colpa di infortuni. Ora si è ripreso a Monopoli, società a cui faccio i miei complimenti. Il loro lavoro nei suoi confronti è stato importante, quella pugliese è una piazza dove si lavora tranquillamente. E Mariotto, l’attuale ds biancoverde, in lui ci ha sempre creduto. Anche quando era altrove”.
Quindi spazio a qualche considerazione su Stefano Sabelli, attuale numero 23 del Bari. In Puglia ormai dall’estate del 2012 – e con la breve parentesi a Carpi dello scorso anno – il difensore capitolino si sta affermando sempre di più: “Ho portato alla Roma anche lui. E’ un grande terzino, fluidificante, un ragazzo altrettanto importante e che può crescere ancora tanto. Rende bene ed al massimo delle sue qualità con allenatori che rendono partecipi chi gioca nel suo ruolo: tutto questo si può ottenere con la giusta convinzione. Sono contento del percorso che sta facendo, in ogni caso. Ha assaggiato anche la A con il Carpi, a Bari sta facendo bene. Ebbi modo di vederlo all’opera anche nel ritiro di Roccaporena, due stagioni fa (allenatore Nicola, estate 2015 ndr)”.
Il ricordo poi va verso quel Roma-Varese del giugno 2011. Una gara importante e che decretava l’assegnazione dello scudetto nazionale Primavera. I giallorossi avevano una squadra stellare, ma gli insubriani non erano da meno: due di loro, i futuri galletti De Luca e Micai, quel giorno erano in campo. Olivieri rimase fortemente impressionato dall’attuale numero 12 biancorosso: “Non è male come portiere, anzi. Era in campo in quel Roma-Varese (finale scudetto Primavera, 2010/11, ndr). Ma c’erano anche molti dei protagonisti attuali tra Serie A e Serie B. Non solo Sabelli e Montini, ma anche Florenzi, Antei, Politano, Caprari e Ciciretti. Un gruppo favoloso, guidato da un allenatore esperto come Alberto De Rossi. Dall’altra parte c’era invece Mangia”.
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