Alla vigilia della partita contro il Bari, Domenico Toscano ha tenuto la consueta conferenza stampa analizzando i temi del big match in programma domani al “Granillo”.
L’allenatore della Reggina ha esordito facendo un passo indietro e cioè alla sconfitta di mercoledì contro la Viurtus Francavilla che però non ha alterato di molto la stima della piazza verso la squadra: «La cosa che mi fa più piacere è constatare le tante testimonianze di affetto che questo gruppo sta ricevendo. In questo momento le cose non stanno andando come andavano prima e quindi ciò significa che l’ambiente e la gente ci crede ancora e confida tanto in questa società e in questo gruppo di ragazzi che hanno regalato fino ad ora delle emozioni importanti. Anche a me non è dispiaciuto il primo tempo giocato dai miei contro il Francavilla. Credo che nella ripresa la voglia di volerla assolutamente vincere anche sul risultato di parità ci abbia fatto perdere un pochettino di lucidità, di freschezza, sia fisica che mentale, e gli avversari ne hanno approfittato».
Sulla scelta di effettuare un ritiro negli scorsi giorni: «Domani sarà una partita importante, ma sicuramente non decisiva. Non lo sarebbe stata neanche con 10 punti o 3 punti di distacco tra noi e loro. È chiaro che non sarà una gara come le altre e l’aria diversa già la si respira nello spogliatoio, nel campo e in città. I ragazzi sono consapevoli che questo è un passaggio fondamentale e la maturità della squadra farà la differenza. Il ritiro? Come accade nelle famiglie nei momenti più difficili, con i ragazzi siamo stati questi tre giorni insieme al presidente e ci siamo parlati e confrontati. Lo abbiamo fatto sempre, anche dopo le 11 vittorie, con tranquillità e serenità. Abbiamo analizzato i motivi per i quali i risultati non stiano arrivando come prima ed ho trovato un gruppo di ragazzi molto responsabili. Sanno quello che stanno facendo e quello che vogliono ottenere. Siamo sempre stati abituati ad andare a cento all’ora e dobbiamo capire quando rallentare e vincere anche andando ad ottanta all’ora».
Il “Granillo” domani sarà un’autentica bolgia, complice il gemellaggio tra le due tifoserie e l’importanza della sfida. «L’obiettivo che ci siamo posti all’inizio dell’anno – ha ribadito il tecnico calabrese – è quello di far tornare l’entusiasmo e la voglia di innamorarsi di questi colori da parte della gente. Siamo sicuri che il pubblico ci spingerà per 95 minuti, ma anche noi dobbiamo essere bravi a coinvolgerlo ed infiammarlo. La squadra è veramente orgogliosa di riuscire a riempire lo stadio perché vuol dire che credono in noi e si aspettano tanto».
Il mister amaranto è poi entrato maggiormente nell’aspetto tecnico della partita: «Ciascuna delle due squadre ha la propria identità e nessuna si snaturerà. La partita sarà secondo me molto tirata e molto combattuta. L’aspetto nervoso e mentale potrebbe fare la differenza. Ci siamo detti che bisogna ripartire, tirare una linea e cominciare un altro campionato, resettando tutto».
In chiusura, il 48enne reggino ha analizzato l’avversario e affrontato il tema infortunati: «Quello di ora è un Bari completamente diverso. Hanno una nuova identità e stanno avendo costanza nei risultati sebbene a che loro, come noi, in qualche partita hanno avuto le loro difficoltà. Alcuni pregi e difetti sono comunque rimasti rispetto a quando c’era il vecchio allenatore. Ogni squadra ha la propria identità e devi essere tu bravo ad individuare come puoi farle del male. Formazione? Liotti ha recuperato, mentre Bresciani, Garufo e Bertoncini no. Marchi sta intensificando. Spero di averlo nel gruppo al più presto. Bellomo? Ho visto il ragazzo molto tranquillo».
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