BARI – Al termine della gara pareggiata dal Bari contro la Vibonese per 2-2, a parlare per i baresi nel post gara è Giovanni Terrani.
Questa la sua analisi del match: «Sicuramente ci hanno messo in difficoltà con il fraseggio e soprattutto con le loro ali che venivano dentro. Nonostante l’1-0, noi non siamo riusciti a imporre il nostro gioco e infatti c’è un po’ di rammarico per non aver chiuso la partita. Anche all’inizio del secondo tempo abbiamo avuto un paio di occasioni con Simeri, abbiamo calciato molti angoli. C’è rammarico per non averla chiusa. Credo che questi siano due punti persi in casa e non possiamo permettercelo».
Il 25enne lombardo non crede che il 2-2 finale possa avere grosse ripercussioni in classifica: «Non è stata una brutta frenata. Il campionato è ancora lungo. Ora dobbiamo pensare alla prossima gara e lavorare a testa bassa con l’allenatore in settimana, così come facciamo di solito».
Sulla sua collocazione di oggi in campo, leggermente più tra le linee centrali rispetto al suo passato, il centrocampista di Vigevano ammette che questa sia per lui una novità: «E’ un ruolo che non avevo mai fatto e ci vuole tempo, dedizione e molto lavoro per rendere al meglio. Il mister ha molta fiducia in me, mi sprona tanto e ora bisogna continuare a farsi trovare pronti. Ovviamente mi sto adattando e sto cercando di farlo al massimo. La differenza della posizione di oggi rispetto a quella che ho rivestito solitamente in carriera? Soprattutto durante la fase di non possesso palla. In passato ho giocato più defilato, da trequartista e da esterno alto. Vivarini mi sta invece impiegando più da centrocampista, chiedendomi più fraseggio nelle zone offensive».
L’ex Piacenza e Perugia è conscio che questo Bari, per puntare in alto e per migliorarsi continuamente, ha bisogno anche di chi non sta giocando molto in questo momento: «Siamo un gruppo di giocatori tutti molto forti. Sia chi gioca, sia coloro i quali non hanno ancora giocato. Lavoriamo in settimana tutti per farci trovare pronti ed è evidente che ci siano delle difficoltà, ma bisogna affrontarle a viso aperto e reagire».
Il suo ambientamento a Bari sta procedendo bene: «Qui mi sto trovando alla grande. E’ un onore per me giocare al “San Nicola”. Le pressioni? Credo che sia normale. Ho giocato a Perugia dove ad un certo punto stavamo andando male e, a causa della contestazione dei tifosi, siamo usciti a volte dallo stadio anche alle quattro del mattino. Un po’ conosco certi tipi di pressioni. Qui sinceramente il pubblico ci sta dando una grossa mano, soprattutto all’inizio del campionato, e noi dobbiamo ripagarlo con risultati».
I punti persi oggi vanno recuperati nelle prossime gare. «Noi giochiamo sempre per vincere – ha concluso il numero 27 dei galletti – dobbiamo pensare solo alla prossima e lavorare in settimana al massimo per portare a casa i tre punti. Il mio gol è stata una delle cose più belle della giornata? Forse si, peccato sia stato poi vanificato».
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