di Tommaso Memola
18 dicembre 1999: il giorno di Antonio Cassano. Stop di tacco, controllo di testa e destro: il gol che è diventato il manifesto di tutto il suo talento al minuto 88 di un Bari-Inter finito 2-1.
Una data che i tifosi del Bari, e non solo, non dimenticano. Eugenio Fascetti, decise di schierare un 18enne con solo una presenza da titolare in attivo , contro i nerazzurri allenati da Marcello Lippi. Dopo il vantaggio dei pugliesi firmato Enyinnaya, pareggia Vieri. Sembra 1-1, ma al 88′ arriva il lampo di Cassano: stop a seguire di tacco, controllo con la testa, dribbling e poi il destro che batte Peruzzi. Primo gol in Serie A, un breve gesto con la mano, quasi a dire: “Ma cosa ho fatto?”. Poi la corsa sotto la curva del San Nicola e il cartellino giallo per l’esultanza eccessiva (accettato ovviamente in maniera serena). Una delle reti più note nel nostro campionato, che è diventata il manifesto del talento di Antonio Cassano.
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