Obiettivi , temi e futuro del Bari : Simone Simeri , attaccante biancorosso classe ’93, si confessa nella conferenza stampa che si è tenuta oggi. “Per noi attaccanti fare gol è la cosa più importante ma non deve essere un’ossessione altrimenti è dura uscirne fuori. Quest’anno non mi sono prefissato un obiettivo ben preciso a livello di reti. Chi ha sposato questa causa, lo ha fatto per un bene comune, il Bari. Dobbiamo cercare di portare questo club fuori da una categoria che non gli appartiene. Cerco di dare sempre il massimo per la squadra. Prima del gol col Locri, ho passato un momento difficile e quell’esultanza è stata una liberazione. Mi reputo un attaccante a cui piace attaccare la profondità. Sono fiero di quello che sto facendo qua, mi trovo benissimo. Bari è una città di mare, proprio come la mia Napoli. E’ molto vivibile e per organizzazione ed efficenza, ricorda le città del Nord“. E sul capitano Simeri ha le idee chiarissime: “Per noi è fondamentale. Ci fa sempre un certo effetto, anche dopo mesi, vederlo con noi in allenamento. Prima lo vedevamo solo in tv, lo prendevamo al fantacalcio. Bisogna dimostrare anche a lui che non ha fatto la scelta sbagliata a restare in D”. E infine il feeling con il compagno d’attacco Pozzebon : “Io e lui siamo due tipi di attaccanti completamente diversi. Insieme possiamo giocare tranquillamente, poi sta al mister decidere. Per noi è importante avere due punte con caratteristiche diverse. Se non c’è concorrenza, hai anche meno stimoli. Il mister vuole che anche noi attaccanti ci sacrifichiamo in fase di non possesso. Vorrei fare un plauso alla nostra difesa, non è facile prendere solo 4 reti. In tutta Italia siamo la miglior difesa e per noi è motivo d’orgoglio“.
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