Antonio Cassano lascia il calcio: “Non ho più la testa per allenarmi. Ringrazio tutti, allenatori, dirigenti, tifosi, anche gli avversari.”

El pibe di Bari Vecchia appende definitivamente le scarpe al chiodo spiegando i motivi in una lettera


Termina ufficialmente la carriera calcistica di Antonio Cassano. Il fantasista barese, dopo qualche allenamento svolto con la Virtus Entella ha deciso di appendere definitivamente le scarpette al chiodo. L’ex biancorosso l’ha annunciato attraverso una lettera pubblicata dal giornalista Pierluigi Pardo ; riportata qui di seguito:

Cari amici. È arrivato il giorno, quello in cui decidi che è finita per davvero. Ringrazio il presidente Gozzi e i ragazzi dell’Entella per l’occasione che mi hanno concesso. Gli auguro tutto il meglio. In questi giorni di allenamento però ho capito che non ho più la testa per allenarmi con continuità. Per giocare a pallone servono passione e talento ma soprattutto ci vuole determinazione e io in questo momento ho altre priorità. Voglio ringraziare tutti i compagni di squadra di questi anni, gli avversari, gli allenatori e i dirigenti (sì, certo, anche quelli con cui qualche volta ho litigato). Ma soprattutto voglio salutare i tifosi, quelli dalla mia parte e anche gli avversari, perché senza di loro il calcio non esisterebbe. Il pallone mi ha dato tantissimo. Mi ha fatto conoscere persone magnifiche, grandi campioni e gente comune. Mi ha tolto dalla strada, mi ha regalato una famiglia meravigliosa e soprattutto mi ha fatto divertire da matti. Ancora oggi quando mi capita di vedere una qualsiasi partita resto ipnotizzato. È il gioco più bello che c’è. Sì, lo so, con un altro carattere avrei potuto vincere di più e giocare meglio, ma credetemi, ho vissuto comunque emozioni incredibili e oggi ho accanto a me le uniche cose che contano davvero. La mia famiglia, gli amici e zero rimpianti. Adesso comincia il secondo tempo della mia vita, sono curioso e carico di dimostrare prima di tutto a me stesso che posso fare cose belle anche senza l’aiuto dei miei piedi. Grazie a tutti, di cuore“.

Celebre rimarrà nella memoria dei tifosi baresi il famosissimo gol del 2-1 all’Inter del 18 Dicembre 1999 che consentì al Bari di ottenere un’importante vittoria e a Cassano di aprirsi le porte del grande calcio.






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20 Comments

  1. Se stava con il culo per terra col cavolo che non aveva la testa per allenarsi. Andare al Real Madrid è stato vincere al Superenalotto. Speriamo che sappia gestire la tua fortuna perché in caso diverso non so se hai la testa per lavorare.

  2. Alla fine ognuno fa la scelta migliore per se . Se avessi i suoi soldi col piffero che andrei a lavorare (gli allenamenti sono parificabili in parte ad un lavoro ma vabbè ..)

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