Brienza riparte da…Bari. Ancora una volta e poco importa se dalla Serie D: “Essere di nuovo qui – dichiara in conferenza stampa, parole riportate dai canali ufficiali SSC Bari – è emozionante: questa è una vita nuova, stimolante, che sto affrontando con massima serenità. Se ho accettato di tornare è per questo e perché voglio dimostrare che nonostante la mia età posso ancora esprimere qualcosa sul campo. In Coppa Italia contro il Bitonto farmi giocare dietro le punte è stato un esperimento del mister ed è stato utile, perché avevo bisogno di giocare e rientrare in partita. Quando ho iniziato a giocare facevo l’attaccante puro, poi man mano sono stato spostato dietro e ho ricoperto più ruoli: trequartista, mezz’ala o più basso ancora, come è successo l’anno scorso contro l’Empoli”.
C’è poi un chiarimento sulle parole pronunciate al suo approdo in riva all’Adriatico: “Quando ho detto che ripartiamo dalla polvere per arrivare in paradiso è perché dopo quello che è successo a una piazza come questa, che merita altri palcoscenici, si può solo risalire. Il rammarico per lo scorso anno è che forse la squadra avrebbe potuto fare qualcosa in più per raggiungere l’obiettivo che avevamo. Ecco, se devo riassumere, siamo diventati squadra troppo tardi. Ma parlare del passato ora è irrilevante, sappiamo tutti come è andata. Ho sempre detto che avrei voluto festeggiare i 40 anni in serie A. Ora invece riparto da qui e l’obiettivo è riprendere ciò che è rimasto incompiuto. La mia scommessa ora è portare il Bari più in alto possibile finché potrò farlo. Per farlo mi alleno molto, perché più vai avanti e più hai bisogno di migliorare”.
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