Almiron a BNP: “Fallimento? Qualcuno si è preso gioco del Bari. Pronto a tornare, ma in passato Paparesta… “

Le parole dell'ex centrocampista biancorosso: "L'ex arbitro non volle parlare con me"


Incredulità ed amarezza. Anche Sergio Almiron è incredulo davanti al fallimento del Bari. L’ex centrocampista ed attuale dirigente sportivo si sfoga cosi ai nostri microfoni: “Sto provando delusione, perché è incredibile far fallire una società che porta tanti spettatori allo stadio come quella del Bari. Davvero complicato esprimersi. Bisognerebbe essere all’interno per capire cosa è successo davvero. Da esterno la mia impressione è che la squadra non sia stata gestita con il cuore, ma solo ed esclusivamente per fare soldi ed interessi. Prendendosi gioco dei sentimenti dei tifosi e senza badare agli aspetti economici. Non c’è stata, a mio avviso, chiarezza. Negli ultimi 4 anni si è provato ad ogni costo a riportare la società in A. L’obiettivo è fallito e senza mettere su un vero e proprio progetto. Non è così che si vincono i campionati”.

Se fosse possibile tornare a Bari, l’argentino non ci penserebbe un secondo. Anche se in passato due tentativi si sono rivelati infruttuosi: “Ho provato due volte – spiega – a restare aggrappato all’ambiente Bari. La prima dopo l’anno della retrocessione, la seconda ai tempi di Paparesta. Volevo tornare e cercai contatti, ma lui non volle parlare con me ed ancora oggi ne ignoro il motivo. Detto questo, se ci fosse in futuro la possibilità di tornare…lo farei molto volentieri. Sono pronto a dare il mio contributo alla causa biancorossa”.






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