Meno otto. Il numero delle partite che restano da giocare si assottiglia sempre di più e si riduce la possibilità di recupero nei confronti delle prime da parte degli inseguitori, alla ricerca di una buona posizione nella classifica finale per affrontare i play-off.
Poiché è inimmaginabile che i biancorossi possano recuperare in così breve tempo l’abissale distacco di 13 punti nei confronti dell’Empoli, resta disponibile un solo posto per la promozione diretta, ma davanti ai ragazzi di Grosso ci sono ben 3 formazioni da scavalcare.
Comunque è presto per tirare le somme ed occorre invece puntare almeno al 3° o 4° posto, posizioni che esonerano dal primo turno preliminare a partita unica e concedono quindi un riposo più lungo dopo la conclusione del campionato.
Nonostante la grande delusione del pareggio contro la Salernitana, i tifosi nutrono ancora tanta fiducia in un successo del Bari (54 punti) sul campo del Pescara (38 punti), lo stadio “Adriatico – Giovanni Cornacchia” (capienza 20.486 posti): un altro risultato potrebbe compromettere le speranze di aggancio al secondo posto. E un ulteriore aiuto potrebbe venire anche dagli esiti degli altri due scontri diretti, con l’inevitabile divisione dei punti, come è avvenuto per Parma-Cittadella, che vedono di fronte altre 4 formazioni comprese tra le prime 11 della graduatoria.
Il Pescara ha dovuto mettere subìto da parte ogni ambizione ed ora, con l’arrivo sulla panchina di Pillon che ha sostituito Epifani, a sua volta subentrato a Zeman, ha come unico obbiettivo la salvezza e raggiungere al più presto quota 50 punti. Il girone di ritorno è stato semplicemente disastroso per i biancazzurri che hanno perso 7 partite, ne hanno vinto solo 2 e pareggiate 4, l’ultima la settimana scorsa a Palermo, con molte recriminazioni.
Dopo la sosta forzata di 2 turni, a causa della tragedia di Astori e del maltempo, il Bari ha rallentato sensibilmente la marcia: perde poco, ma vince anche raramente. Nelle ultime 7 gare ha registrato 2 sconfitte, 4 pareggi e 1 sola vittoria. E’ davvero insufficiente per puntare in alto.
Dopo Brescia, Ascoli, Avellino e Salernitana, sul cammino del Bari si presenta un’altra squadra con il problema del gol. Il Pescara è relegato al 14° posto tra le formazioni più prolifiche della serie cadetta ed è una circostanza davvero strana per una squadra allenata, anche se solo per quattro quinti del campionato, da Zeman. Gli abruzzesi hanno realizzato poco più di un gol a partita (38 in 34 giornate) e i marcatori sono appena 9. Non è record perché nel Brescia sono andati a rete solo 7 giocatori.
Capocannoniere dei biancazzurri con 12 reti all’attivo è Pettinari, un attaccante che nei precedenti 6 campionati disputati in serie B aveva segnato complessivamente 22 gol. Il calciatore sta vivendo una vicenda assai simile a quella di Galano: ha infatti realizzato tutte le reti nelle prime 18 giornate di campionato ed è a secco da primi del dicembre scorso. Dietro di lui c’è Brugman, centrocampista uruguayano, autore di 7 centri. Seguono poi il diciannovenne Capone (5 gol) e un terzetto a quota 4, composto da Benali (2 rigori), ceduto a gennaio al Crotone, Mancuso e Valzania. Chiudono la lista infine il centrocampista senegalese Coulibaly (2 reti) e poi Bunino e l’ex biancorosso Crescenzi che hanno firmato una sola realizzazione.
Quello di Pescara non è un campo favorevole per il Bari, che ha perso quasi la metà delle partite giocate. Il bilancio, infatti è di 5 vittorie, 6 pareggi e 10 sconfitte per i biancorossi, con 17 gol segnati e 28 subìti. La prima sfida risale a 76 anni fa a marzo del 1942, e finì con il successo degli abruzzesi per 2-0. I confronti ripresero dopo la sosta bellica, precisamente nel campionato Centro Sud di A-B, a marzo 1946. Fu un’altra sconfitta per i biancorossi, questa volta per 3-1. Le sfide sono proseguite a senso unico (pareggi e sconfitte) per mezzo secolo, fino a dicembre del 1996, quando, sempre in serie B, i biancorossi vinsero per la prima volta (2-1). In realtà un successo sul campo abruzzese si era già verificato quattro anni prima, il 2 settembre 1992, ma era in Coppa Italia. Dal 2004 al campionato 2015/16 il Bari ha disputato altre 8 trasferte, con un bilancio in perfetta parità: 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. L’ultimo successo risale a più di 4 anni fa, il 21 settembre 2013 (1-0) e le ultime due gare si sono chiuse con un pari (0-0) e una sconfitta 1-3).
La gara sarà diretta da Riccardo Pinzani, imprenditore, iscritto alla sezione di Empoli. E’ uno dei più anziani ed esperti arbitri della serie B: è all’undicesimo campionato e compirà 40 anni il prossimo 21 aprile. Il bilancio delle 192 partite dirette è il seguente: 86 successi per le squadre di casa, 58 pareggi e 48 vittorie esterne, 61 espulsioni e 69 rigori concessi. In questa stagione si è rivelato decisamente “casalingo” in quanto ben 10 delle 14 gare arbitrate si sono concluse con le vittorie delle formazioni impegnate tra le mura amiche, contro 3 successi esterni e appena 1 pareggio, 60 sono stati i cartellini gialli, 1 quello rosso e 2 i rigori concessi. Pinzani ha diretto finora 16 partite dei biancorossi: il bilancio non è positivo, giacché le vittorie sono solo 4 con7 pareggi e 5 sconfitte. Di queste, due sono state registrate quest’anno, nel girone di andata, a Brescia (1-2) e al “San Nicola” con il Palermo (0-3).
L’incontro sarà trasmesso solo da Sky Sport sul canale Sky Calcio 5 HD (n. 255). Un’altra possibilità di visualizzazione sarà fornita anche agli abbonati al pacchetto Sky Calcio “diretta streaming” tramite l’applicazione Sky Go, disponibile per pc, tablet e smartphone. Fischio d’inizio alle ore 15 allo Stadio “Adriatico – Giovanni Cornacchia” di Pescara.
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