Rinunciare a giocare e senza scendere in campo. Per davvero, non in senso figurato. Al Bari è già capitato diverse volte nel corso della sua storia, soprattutto fuori casa. Che sia per lutti, scioperi o maltempo poco importa: i rinvii non sono una novità. Ecco gli altri precedenti prima di Avellino.
PADOVA, PARTITA STORICA – La prima volta è datata 13 gennaio 1935. Padova-Bari, 12^ giornata del campionato di B, viene rinviata al giorno seguente: il risultato premia i pugliesi (0-1). Bisogna invece accontentarsi di un pareggio nel 1958, in occasione della sfida contro il Marzotto (1-1). Il match viene rinviato dal 13 al 23 aprile, ma il ritorno in A per i galletti non è affatto precluso. Stesso risultato di 23 anni prima.
MONZA, SCONFITTA E SERIE C – Negativo, al contrario, il ricordo di Monza nel 1983. La partita in Lombardia viene rinviata anche in questo caso per un solo giorno (dal 9 al 10 gennaio, causa nebbia), ma il risultato premia i biancorossi di casa (1-0). Il Bari, che soltanto l’anno prima aveva sfiorato la Serie A, retrocesse in Serie C1 (un girone dopo ed aritimeticamente sempre contro il Monza!) e nonostante potesse contare anche su un tecnico del calibro di Luigi Radice, subentrato ad Enrico Catuzzi.
ANCHE IN A – Di partite rinviate ce ne sono state anche in Serie A. Quella contro l’Atalanta (dal 17 marzo al 10 aprile 1996) fu generata dallo sciopero – il primo della storia in Italia – dei calciatori. All’Atleti Azzurri d’Italia i biancorossi s’imposero 1-2 grazie ad un Igor Protti in forma strepitosa (diventerà capocannoniere, ndr). E tante polemiche suscito il rinvio – dal 20 dicembre 2009 al 20 gennaio 2010 – della sfida di ‘Marassi’ contro il Genoa: il Bari allora guidato da Ventura – tecnico peraltro di fede sampdoriana – era reduce da una sontuosa vittoria sulla Juventus (3-1) ed a fine dicembre 2009 coltivava ambizioni di Europa League.
Lascia un commento