Seguaci della Nord, il comunicato: “Adesso la pazienza è finita. Bari esige professionalità”

La reazione del tifo organizzato dopo Venezia


Il tifo organizzato dice basta. Ad umiliazioni in campo soprattutto, visto che la disfatta di Venezia segue quella interna contro l’Empoli e con risultati a dir poco mediocri. Ecco la presa di posizione dei Seguaci della Nord: “Mai avremmo voluto scrivere queste parole, ma le circostanze ci inducono a farlo. Fino a due giorni fa – si legge nel comunicato diffuso sui social – la pazienza, l’ascolto e la credibilità nei confronti di squadra e società sono stati elementi e valori che hanno prevalso sui risultati negativi che generavano rabbia e delusione in una piazza stanca di aspettare di tornare a giocare là dove i numeri e la storia ci dicono che dovrebbe essere. Solo la scorsa settimana avevamo chiesto il massimo impegno affinché si potessero evitare ulteriori figure di merda. Purtroppo, i tre goal in ‘45 presi a Venezia ci spingono a inasprire la nostra linea, coerentemente con quanto detto a inizio stagione”.

Tutti sotto accusa, dal ds ai protagonisti in campo: “Calciatori, allenatore e dirigenza al completo, per la Curva Nord e per tutti i veri tifosi del Bari, sono tutti in discussione. A cominciare dal #DirettoreSportivo, che ha movimentato, tra entrate e uscite, 104 calciatori in soli due anni. Lo stesso Direttore Sportivo che a volte ha deciso di far passare qualcuno per “colpevole” pur di tutelare la sua figura agli occhi della piazza e di una #presidenza che, oltre ad aver l’obbligo di essere schietta e sincera con la tifoseria, dovrebbe avere più polso ne confronti di tutti i suoi tesserati. Passiamo all’allenatore: deve imparare a gestire meglio i contenuti delle dichiarazioni post partita, magari utilizzando una terminologia che non lasci spazio a polemiche o incomprensioni con gli stessi calciatori. Capiamo benissimo che sia difficile gestire una rosa molto ampia, con tutti i problemi che ne derivano (gestione gruppo e formazione, su tutti)… Bari, però, non ha bisogno di gente remissiva; Bari è una piazza che vorrebbe vedere negli occhi di #Grosso la stessa determinazione mostrata nei secondi che hanno preceduto il rigore decisivo contro la Francia, nella finale del mondiale del 2006. Capitolo #calciatori: la maglia del Bari ha 110 anni di storia; Bari è una piazza importante che da tutto ma che esige rispetto e professionalità da parte dei suoi tesserati”.

Quindi la conclusione: “Foste una squadra mediocre, non avremmo mai usato queste parole e ci saremmo attenuti ai tre anni di tempo richiesti per poter centrare l’obbiettivo, ma lo facciamo perché crediamo che – una squadra prima in classifica fino a poche settimane fa – non può e non deve mollare, soprattutto con 18 gare ancora da affrontare. D’ora in avanti, oltre a seguire con ancora più vigore le vicissitudini della FC Bari, non vi sarà più perdonato nulla: la nostra pazienza è finita. Pertanto, diamo pochi giorni di tempo agli addetti ai lavori per ristabilire gli equilibri e riprendere a funzionare. In caso contrario, saremo costretti a proseguire con la linea dura di Venezia, innescando una pericolosa spirale che non si sa dove possa portare”.






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