Il Bari si lecca le ferite dopo la brutta batosta subita domenica contro il Palermo. Tre gol al passivo sono un boccone amaro da mandare giù e mettono nuovamente sotto discussione i ragazzi di mister Grosso. A dare la sua chiave di lettura agli ultimi eventi dei galletti, sulla solita rubrica settimanale pubblicata oggi su La Gazzetta dello Sport è Carlo Regalia. «Nelle retrovie manca qualcosa – ha osservato l’ex direttore sportivo del Bari – ma il resto della squadra deve dare una mano in fase difensiva. Il Palermo? È capitato in un momento particolare per il Bari e ne ha approfittato. Ha vinto pur avendo impostato una gara mirata a conquistare un punto. I biancorossi si sono un tantino sbilanciati nella ripresa e sono stati trafitti in contropiede».
Secondo l’83enne, contro i rosanero non è stato un caso isolato: «Da Chiavari era già arrivato un segnale d’allarme. La squadra non si sta esprimendo ai livelli abituali. C’entrano anche gli infortuni, le squalifiche e i cali di condizione».
In chiusura Regalia si proietta al futuro: «In questo delicato momento nessuno del Bari deve commettere l’errore di pensare a gennaio, ai possibili rinforzi. Ci sono tre partite fondamentali da affrontare nel modo più intelligente. Perugia, Parma e Carpi sono avversari temibili, non irresistibili. Tre sfide da gestire con la necessaria dose di serenità sul piano mentale, senza rischiare più di tanto sotto l’aspetto tattico».
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