Venerdì tornerà da avversario al ‘San Nicola’ Antimo Iunco. L’attuale attaccante del Cittadella ha indossato la maglia dei galletti nel 2012/13 collezionando 30 presenze ed 1 gol. Il presente, però, non sorride. I patavini puntano a riscattarsi dopo il clamoroso ko rimediato al ‘Tombolato’ contro la Cremonese. Epiloghi così (gol partita al 96′) non sono facili da digerire: “Purtroppo per noi è andata cosi. Quanto accaduto contro la Cremonese fa tanta rabbia, fa male il fatto di prendere gol in ripartenza e per giunta in 11 contro 9. La partita andava chiusa a tempo debito. Il campionato, tuttavia, resta ancora lungo. Ci sono degli errori che abbiamo commesso, a Bari verremo a giocarci la sfida a viso aperto. I galletti sono stati costruiti per fare un campionato di vertice”.
Venerdì Iunco ritroverà da avversario un certo Galano. Il brindisino ritiene che l’esterno sia maturato molto in questi ultimi anni: “Cristian è un giocatore che sposta gli equilibri, è imprevedibile. Dalla sua ha tanta tecnica e forza, può mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Le sue qualità erano evidenti sin dai tempi in cui indossavo la maglia biancorossa, è devastante. Sta facendo il giusto percorso, sta maturando. E’ un ragazzo che lavora sodo e merita soddisfazioni”.
Il giocatore ricorda così il suo anno in biancorosso: “Approdai a Bari in un’annata particolare. I galletti avevano appena ricevuto dei punti di penalizzazione a causa del calcio scommesse. Nonostante ciò, si fece ugualmente un campionato molto importante. Azzerammo subito il gap che avevamo con le nostre avversarie e per un solo punto sfiorammo, sul campo, i playoff. Tutto fu molto bello. Della piazza pugliese ho un grandissimo ricordo, anche se magari avrei potuto fare qualcosa in più. Lì ho lasciato tanti amici”.
Indimenticabile la rimonta contro il Lanciano. Soltanto qualche mese prima il Bari sembrava essere ad un passo dalla retrocessione in Lega Pro: “Fu una bellissima rimonta, ci rilanciammo alla grande in classifica. Noi spacciati ad un certo punto? Nel calcio troppo presto si esprimono determinati giudizi. Nella vita non bisogna mai considerarsi spacciati finché c’è speranza e, nel calcio, finché resiste l’aritmetica”.
Parole al miele per Guido Angelozzi, ai tempi direttore sportivo dei biancorossi: “Angelozzi è un uomo che stimo, gli voglio bene da un punto di vista umano e professionale. Gli devo soltanto dire grazie per avermi fatto approdare a Bari. In questa piazza vorrebbero esserci tanti altri giocatori, non è una cosa che capita tutti i giorni”.
La battuta finale arriva sugli obiettivi personali e di squadra: “Punto a fare un campionato importante, a livello di squadra la speranza è quella di continuare a toglierci soddisfazioni. Vorremmo continuare a fare ciò che ultimamente abbiamo sempre fatto”.
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