Beppe Materazzi è stato a Bari prima da giocatore e poi da tecnico e vanta un piccolo record: è stato l’ultimo e unico allenatore nella storia del club barese ad espugnare il campo di La Spezia. Prima e dopo di lui, scrive la ‘Gazzetta dello Sport‘, nessun altro è riuscito nell’impresa. Ad uscire vittorioso dal campo ligure non è stato capace nè il Bari che fu promosso in serie A nel 1942 (fu solo 1-1) e nemmeno quello della ‘meravigliosa stagione fallimentare‘ in tempi più recenti (Defendi e compagni persero 2-0 con gol dell’ex Bellomo).
LA STORICA VITTORIA – Al ‘Picco‘ hanno perso, dunque, formazioni baresi ben più forti di quella che riuscì nell’impresa: era il 25 Marzo 2007, la squadra allenata da Beppe Materazzi vinse di misura, 2-1, con gol su rigore di Sgrigna e autorete di Scarlato. Quel Bari era composto da Gillet, Milani, Belmonte, Pianu, I. Loseto, Tabbiani, Eramo, Fiorentino, Scaglia, Sgrigna e Vignaroli. Iniziò la stagione con Maran alla guida, il quale partì bene arrivando in zona playoff nelle prime giornate, per poi collezionare diversi risultati negativi che lo portarono all’esonero, con il subentrare al suo posto a metà febbraio appunto di Materazzi con il solo obiettivo di centrare la salvezza. Il tecnico sardo, padre del campione del mondo 2006 Marco Materazzi, ha commentato la situazione che trovò al suo arrivo in Puglia: “Al mio arrivo dovetti molto lavorare sulla testa dei giocatori, trovai una squadra molto impaurita, non credevano molto nei loro mezzi“.
L’IMPRESA DEL 2007 – “A La Spezia ci stavamo ritrovando. Anche se dovetti ricorrere a tanti giovani, da Ivan Loseto a Eramo, a Fiorentino, per trovarne undici. Primo tempo equilibrato – ha continuato l’ex allenatore – nella ripresa loro colpiscono un palo con Guidetti, poi avemmo un rigore che Sgrigna trasformò“. L’1-0 durò solo 60 secondi perché Corrado Colombo, 15 mesi dopo a Bari con Antonio Conte, di testa fece 1-1. Un autogol di Scarlato, su cross di Milani segnò il definitivo 2-1 per i biancorossi. Raggiunse a fine campionato una salvezza, a tratti difficoltosa ed insperata, in un torneo vinto da Juventus, Napoli e Genoa. A giugno decise di restare ma “a posteriori – commenta sempre Materazzi – non sarei rimasto in Puglia“.
IL BARI ATTUALE – Il tecnico sardo ha concluso la sua intervista con un commento sul Bari di Fabio Grosso, compagno di squadra di Marco Materazzi nell’Italia campione del mondo del 2006: “Stanno facendo un buon lavoro. E Grosso è un tecnico che lavora molto sul campo perché è abituato a farlo con i giovani. Soprattutto in trasferta il Bari avrebbe meritato qualcosa in più. Ma con l’organico che ha, il recupero di Galano, che 10 anni fa era nelle giovanili e aveva già tanta qualità, e qualche sorpresa come Improta e Cissé può davvero pensare in grande. Del resto il Bari non può giocare la B senza esserne protagonista“.
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