Per lui l’incontro Frosinone-Bari di sabato ha un significato davvero speciale. Vincenzo Santoruvo ha vestito in passato le maglie delle due squadre (con i pugliesi ha collezionato ben 142 presenze e 39 reti) ed ora riveste il ruolo di responsabile del settore scouting nel club ciociaro, ma l’amore per la propria terra non si dimentica da un giorno all’altro.
Ai taccuini di Franco Cirici, l’ex punta biancorossa ha fatto innanzitutto una confessione. “Sono troppo coinvolto – si legge nell’edizione odierna de La Gazzetta del Mezzogiorno – e non riusciró a vedere la partita“.
Inevitabile, poi, il suo commento sul momento delle due formazioni: “Siamo ad inizio campionato, ma si tratta già di una gara delicata per entrambi. Sul Frosinone si nutrono grandi aspettative, mentre il Bari é reduce da due sconfitte di fila. Cadere ancora significherebbe affrontate il successivo match al San Nicola in un’atmosfera delusa. Il popolo barese aspetta da troppo tempo. Una piazza con una media di 20mila spettatori a partita non puó restare cosí a lungo in serie B“.
Il 39enne ha poi espresso un giudizio sulle operazioni concluse dal Ds Sogliano: “Se in ogni sessione di mercato si attraversa una rivoluzione, significa che un organico base non é stato creato. Avrei provato a prendere un difensore di spessore. Il Bari, peró, possiede un organico di livello e i play off rappresentano il traguardo minimo“.
Quanto al potenziale offensivo della formazione di mister Grosso, l’ex attaccante bitontino ha le idee chiare: “Galano é il valore aggiunto perché, oltre alla qualità, assicura quel qualcosa in più di chi ama la maglia. Floro Flores e Nené hanno classe di categoria superiore, ma mi sarebbe piaciuto vedere un giovane affamato, pronto a fare guerra“.
Al collega Davide Lattanzi, Santoruvo ha infine spiegato se il giocare la partita sul neutro di Avellino possa rappresentare un vantaggio per i galletti. “Credo di sì – si legge sulle colonne de La Gazzetta dello Sport – anche perché i tifosi del Bari potrebbero essere più numerosi. Nonostante le vicissitudini societarie degli ultimi anni, è rimasto un grande pubblico. Non vorrei che si stancasse di aspettare”.
Lascia un commento