Dopo tre mesi dal suo addio ai colori biancorossi è tornato a parlare Stefano Colantuono. Il tecnico romano, alla guida dei biancorossi da Novembre 2016 sino alla fine dello scorso campionato, è stato intervistato dai colleghi de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’.
Il tecnico si sofferma innanzitutto sulla debacle evidenziata dalla sua squadra verso il termine della stagione. “Non ci sono retroscena particolari, ho sempre provato a raccontare alla gente la verità. Anche quando, nonostante le difficoltà eravamo in zona playoff, abbiamo perso persino i sostituti dei titolari. Abbiamo terminato il torneo con oltre dieci indisponibili. Già da Gennaio siamo finiti in emergenza, la società ha fatto il massimo per centrare l’obiettivo, la squadra dal canto suo ha dato il massimo, così come la dirigenza, Sogliano, a mio parere, ha fatto un ottimo lavoro, purtroppo però la maggior parte degli innesti ha pagato la precedente inattività”.
Resta però immutata la stima verso la piazza barese: “La mia convinzione – afferma ancora l’allenatore – è che Bari in B è un pesce fuor d’acqua, una piazza che porta allo stadio 25.000 spettatori è di una potenzialità fuori dal comune è per questo posso comprendere il malcontento dei tifosi, che negli ultimi tempi non sono stati ripagati appieno. Mi piacerebbe rivedere i galletti nella categoria di competenza”.
L’intervista prosegue con un focus da parte dell’ex mister di Udinese e Atalanta sull’attuale Bari che si appresta ad esordire in B. “Ci sono i presupposti per fare bene, pedine come Galano, Floro Flores e Nenè possono fare la differenza. Ci sono anche colpi in prospettiva come Tello. Brienza è un valore aggiunto, per noi è stato determinante perderlo a inizio aprile”.
Infine Colantuono spende anche due parole sul suo collega Fabio Grosso, cui spetta l’eredità lasciatagli dal tecnico romano. “Lo seguirò con attenzione, afferma l’ex difensore, ha idee interessanti, è giusto che i giovani trovino spazio e facciano esperienza, Bari rappresenta un inizio di carriera non facile, ma Fabio sarà stimolato da questo”.
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