In attesa del recupero definitivo di Micai dall’infortunio, continua a farsi notare positivamente tra i pali Victor De Lucia. Il giovane portiere classe 1996 sta sfornando prestazioni importanti nelle varie uscite estive, ultima in ordine cronologico l’amichevole di ieri sera al ‘Vicino’ contro il Gravina. Per saperne di più su prospettive future e speranze dell’ex Catanzaro, la nostra redazione ha contattato il suo agente Francesco Iovino.
Buonasera signor Iovino. In attesa di Micai, continua a farsi notare ed a sfoderare ottime prestazioni il ‘suo’ Victor De Lucia…
“E’ un ragazzo che si allena giorno dopo giorno per migliorarsi. Tutto quello che merita e meriterà in futuro sarà sempre farina del suo sacco. Un po’ alla volta sta cercando di raggiungere il suo sogno”.
Come è nato l’interesse da parte del Bari?
“A Catanzaro il ragazzo veniva da una certa continuità nelle prestazioni, a livello di Lega Pro. Ha raccolto le attenzioni di diversi addetti ai lavori e di società di Serie B. La pista più concreta è stata quella del Bari e del ds Sogliano. Inizialmente si erano interessate a De Lucia anche Foggia e Spezia”.
E se esordisse tra due lunedì al ‘San Nicola’ contro il Cesena?
“Sarebbe il giusto riconoscimento per il lavoro quotidiano che sta facendo. In questo momento, tuttavia, bisogna sempre restare coi piedi per terra e serve lavorare giorno dopo giorno. E’ importante poi giocarsi al meglio tutte le opportunità che si hanno a disposizione, stare lì alla finestra. Quella del Bari è una grande società, va assolutamente ringraziata”.
Quali, a suo giudizio, le caratteristiche più importanti di De Lucia? E’ anche un ‘para-rigori’?
“Lui è in primis un ragazzo molto caparbio, quando si prefissa un obiettivo è difficile che non lo raggiunga. Anche l’anno scorso a Catanzaro era partito in sordina, poi però quando ha preso il posto tra i pali non lo ha più perso. Se la cava anche coi rigori: a Parma quando era più piccolo era bravo, aveva un certo fiuto. Ma non è questo aspetto ad essere determinante per lui. Contano di più la sua grande forza e l’attaccamento al lavoro”.
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