Vincere aiuta a vincere e fa aumentare la fiducia nei propri mezzi. Ed il Bari – da questo punto di vista – può ritenersi più che soddisfatto: i risultati ottenuti e le prestazioni sfoderate sin ora – in attesa del campionato – sono positive ed incoraggianti: il pareggio contro la Fiorentina, cosi come i successi contro le competitive Parma e Cremonese, non sono di poco conto. Non avrebbe potuto chiedere di meglio sicuramente Fabio Grosso, alla sua prima esperienza da allenatore nel calcio dei grandi. Alcune cose sono già a buon punto, altre avranno bisogno del giusto tempo e dei giusti correttivi.
COSA VA – Dare giudizi definitivi, al 13 di agosto, è assolutamente fuorviante. Ma ciò che piace di più di questo Bari – per quanto visto nelle uscite del nuovo corso – è sicuramente la voglia di lottare e di emergere da parte del gruppo, senza dimenticare l’aumento dell’intensità e dei muscoli nelle fasi più cruciali delle partite. S’intravede anche una squadra che, poco a poco, sta imparando a soffrire durante i 90 minuti e nei momenti più critici. E’ successo coi viola, è ricapitato con più fermezza negli ultimi due incontri di Coppa Italia. I due volti nuovi della difesa (D’Elia e Fiamozzi) stanno dando maggior brio e spinte offensive, sempre più convincenti sono anche le prove di Basha (bravo nei cross e nelle due fasi). E l’attacco, oltre a Galano, ha tutto per poter pungere a dovere gli avversari: ieri lo ha dimostrato Nenè, ma ci sono anche Improta e Floro Flores. In porta Micai è sempre più una certezza: interventi mai banali.
COSA C’E’ DA MIGLIORARE – C’è un dato particolare che balza all’occhio. Che siano incontri ufficiali o semplici amichevoli, poco importa: spesso il Bari tende a concedere gol e iniziative all’avversario, poi sale in cattedra. E’ successo contro Cremonese e Parma, ma anche nell’amichevole in ritiro contro la Virtus Vecomp Verona. In campionato, specie contro quelle squadre più attrezzate o favorite, sarà necessario non lasciare nulla al caso e non farsi tradire dall’emozione. Servirebbero un pizzico di qualità in più a centrocampo (un faro che detti i tempi, per fare un deciso salto di qualità nel rendimento, serve) ed al centro della difesa. Importante, pertanto, sarà quest’ultima fase di mercato, fermo restando che ogni meccanismo potrà essere ben oliato solo col proseguimento della preparazione e con una buona compattezza di gruppo alla base. Se i biancorossi riescono a trovare la giusta quadra del cerchio possono essere una formazione molto interessante.
BILANCIO E NUMERI – Esclusa la larga vittoria contro il Pinè (10-0), dal ritiro di Bedollo ad oggi i galletti hanno collezionato 4 vittorie, 1 pareggio e 0 sconfitte in 5 pagare. Ben 10 i gol realizzati, 4 quelli subiti (il rapporto è di 4 a 2 in Tim Cup, 3 marcature vengono dall’attacco). Rimanere cosi imbattuti nel periodo estivo non capitava dai tempi del primo Torrente (2011/12). Una nota di merito per il lavoro di Grosso e della sua squadra, che però è chiamata ad un progressivo e costante miglioramento. L’obiettivo è quello di farsi trovare al 100% in campionato: lì conteranno solo i 3 punti. Work in progress…
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