Daniele Barone (Sky) a barinepallone: “La piazza di Bari è unica. Grosso? E’ una scommessa. E’ stato bravo con la primavera, ma la B è un’altra cosa…” (VIDEO)

Le dichiarazioni rilasciate al nostro portale dal giornalista abruzzese


Daniele Barone, giornalista e telecronista Sky
Daniele Barone, giornalista e telecronista Sky

BARI – Ha condotto, come al solito in modo impeccabile e professionale, la serata di presentazione dei calendari di serie B. Daniele Barone, giornalista abruzzese e telecronista Sky, è un vero esperto di questo torneo e al termine della diretta televisiva e della cerimonia, si è concesso con molta simpatia e disponibilità ai nostri microfoni.

Quali sensazioni si provano a condurre la serata di presentazione dei calendari di B?
E’ sempre una bella storia che comincia o ricomincia. Io alla B sono particolarmente legato. E’ il mio campionato di riferimento ed è una competizione che mi piace molto. Vederlo nascere col computer e con la tecnologia è bello ed è emozionante vedere le caselle che si riempiono poco alla volta. Si scoprono i vari turni ed è inevitabile immaginare le reazioni dei tifosi nel vedere contro chi giocherà la propria squadra del cuore“.

Che dire poi della location? Una città piena di cose belle e dove si mangia bene…
Avere Bari come cornice della serata, rende quest’ultima ancora più affascinante. Effettivamente si mangia benissimo e qui ho tantissimi amici che mi hanno fatto provare un po’ tutto dal punto di vista gastronomico. A parte questo, in questa città si ritorna sempre molto volentieri. E’ una città appassionata, entusiasta e, calcisticamente parlando, entusiasmante. Vedere il colpo d’occhio del San Nicola e sentire quella curva cantare è davvero un qualcosa di unico nel panorama calcistico italiano, almeno a livello di serie B. Questa piazza meriterebbe storicamente un qualcosa di emotivamente più importante. Gli ultimi anni non sono stati molto fortunati“.

Cosa pensa possa riuscire a fare un esordiente come Fabio Grosso su una panchina così importante?
Grosso ha accettato questa scommessa. D’altro canto, la società sa che questo allenatore è a sua volta una scommessa. E’ giovane, ha voglia di fare, è bravo e ha lavorato bene con la Primavera della Juventus. La serie B è però un’altra cosa. La società credo che sappia di dover mettere a disposizione del mister una rosa competitiva per poter fare un campionato da protagonista e non da comparsa. Io credo che possa venir fuori un bel connubio tra una società e una città che chiedono un campionato importante ed un ragazzo giovane che ha voglia di affacciarsi nel modo migliore sulla scena di un campionato così importante. Un po’ com’è riuscito al suo concittadino Massimo Oddo che, due stagioni fa, da allenatore della primavera del Pescara venne promosso alla guida della prima squadra alla vigilia dei play off e la portò fino in finale riuscendo l’anno dopo a vincere addirittura il campionato. Fabio Grosso probabilmente si augura di ripercorrere la stessa strada di Oddo che, tra l’altro, è un suo grande amico“.

Quali sono le favorite di questo campionato e quale squadra potrebbe diventare l’outsider?
E’ difficile dire chi possa emergere. Tutte mi sembrano in grado di fare cose importanti. Di solito, alcune delle neopromosse riescono a fare bene, ma al di là di queste sensazioni, mi sembra che il Frosinone abbia quasi il dovere morale di riprovare a vincere un campionato che ha perso, un po’ per sfortuna, e un po’ per scelleratezze commesse nella semifinale contro il Carpi. Tra le promosse, mi sembra che il Parma sia la squadra che si sta muovendo meglio sul mercato. Il Foggia ha una passione pazzesca alle spalle tant’è che ha già raccolto quasi 7 mila abbonati. Il Pescara di Zeman credo debba essere necessariamente iscritta all’elenco delle formazioni che potranno fare bene, così come l’Empoli. Il Palermo è un incognita pur non avendo sulla carta una brutta squadra. Non è mai facile capire cosa possa accadere tra Zamparini e la piazza, anche se Palermo rimane Palermo. Difficile fare pronostici, ma io mi auguro che la B rispetti un solo pronostico e cioè di restare un campionato impronosticabile fino alla fine. E’ il bello di questo torneo“.

L’ultima battuta vorrei la dedicasse ad uno dei momenti più toccanti e significativo della serata, quello dell’intervento di Andrea Catellani…
In verità ci sono stati diversi momenti toccanti. Ad esempio personalmente mi sono emozionato quando abbiamo ricordato Stefano Farina che non c’è più. Catellani è salito sul palco per raccontare la sua vicenda. Questi suoi problemi di salute gli hanno imposto uno stop a soli 29 anni. Nelle ultime stagioni è stato uno dei migliori attaccanti del campionato cadetto diventando anche due anni fa vice capocannoniere. Vederti sbattere in faccia un referto medico con il quale ti si dice che a 29 anni devi finire di giocare a calcio è dura. Però lui l’ha presa con filosofia e ha detto che l’importante è la salute. La Virtus Entella gli vuole bene e vuole tenerlo con sé. E’ una bella storia tra le tante che ci regala questo campionato“.






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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