Brienza, Floro Flores e Nenè, ovvero i “nonni” del Bari. I tre calciatori offensivi collezionano in tre ben 105 primavere e, come giustamente fatto notare oggi dal collega Pasquale Caputi in un suo articolo pubblicato dal “Corriere del Mezzogiorno“, sarà proprio il fattore esperienza a guidare l’attacco dei galletti nella prossima stagione.
Per giudicare gli arrivi di Nenè e Floro Flores (per il quale si tratta in realtà di un ritorno, dopo i sei mesi vissuti in Puglia nello scorso torneo), si è scomodato perfino uno dei bomber rimasti maggiormente nel cuore dei tifosi baresi. Igor Protti ha avuto sempre il gol del sangue e non è difficile per lui esprimere un parere in merito: «Confido nella loro voglia di rivalsa. Sogliano conosce il Bari, fa scelte ponderate e ha fatto arrivare due giocatori bravi, esperti e con grande capacità di sopportare le pressioni. Ma molto dipende dalla squadra e dalla capacità di supportare gli attaccanti. I numeri non dicono tutto».
L’indimenticabile capocannoniere della serie A, a pari merito con Giuseppe Signori, nella stagione 95/96 (quando con i suoi 24 gol non riuscì purtroppo a salvare il Bari dalla retrocessione in B), ha poi speso qualche parola anche su altre due punte presenti dell’organico biancorosso. «Raicevic mi piace – chiude Protti – lo conoscevo dalla C e ha qualità importanti, con caratteristiche più fisiche di Floro Flores e Nenè. Secondo me potrebbero addirittura coesistere. Anche se dipenderà dal modo in cui vorrà giocare Grosso. Di Montini invece mi hanno parlato molto bene, ma i tifosi abbiano fiducia e gli permettano di sbagliare».
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