Urbano: “Col Bari bilancio positivo. Grosso? E’ pronto per il salto, ma quest’anno ha reso meno di quanto ci si aspettava”

Le parole dell'ex tecnico della Primavera a 'L'Altra Radio'


Corrado Urbano
Corrado Urbano

Intervistato nel corso di ‘Tanto non capirai’, trasmissione in onda su ‘L’Altra Radio’, l’ex mister della Primavera del Bari Corrado Urbano torna sulla sui suoi tre anni alla guida delle giovanili, ma non solo.  “Abbiamo fatto un buon lavoro. Al primo anno – dice – abbiamo raggiunto le finali nazionali, non capitava da almeno 10 stagioni. Poi è venuto fuori anche qualche giocatore come Castrovilli o Scalera, gente che fa parte del panorama nazionale e figura tra quei giovani emergenti. Per quanto mi riguarda il bilancio è positivo considerando anche le grandi difficoltà con cui si è operato. Anche di tipo logistico”.

Sull’operato di Cotta e sul suo addio ai galletti: “Cotta ci ha messo la volontà, ma non è bastata per sopperire le varie carenze. Quest’anno si era partiti con un certo ritardo, la priorità era stata data alla prima squadra. Il mio addio? Non ho mai percepito una sensazione forte da parte della società nel farmi continuare a lavorare nel Bari. Nel frattempo ho ricevuto qualche offerta. E nonostante i complimenti che mi sono stati fatti da Sogliano per il lavoro svolto, si è preferito fare affidamento su uomini che magari si conoscono meglio. Io evidentemente non facevo parte di queste persone”.

Sulle cessioni di Scalera e Castrovilli: “Non lo so se è stato un bene, il tempo lo dirà. Ma in quel momento il Bari aveva la necessità di monetizzare per andare sul mercato e fare la campagna acquisti che poi ha fatto. Purtroppo non si è rivelata vincente. Era una mossa in quel momento necessaria, ma se su questi due ragazzi si fosse fatta una politica diversa facendo fare loro più partite da titolare in B, oggi si sarebbero potuti vendere a cifre diverse. Ma col sennò di poi parlare è facile. Castrovilli? Non è un fenomeno, ma un ottimo calciatore ed ha le sue qualità. Quando passi dalla Primavera ad una prima squadra l’asticella si alza e devi dimostrare alcune cose. Secondo me dopo il ritiro con la Fiorentina si potrà capire se il ragazzo dovrà andare a maturare quantomeno in B oppure giocarsi le sue chances in A. Sarà un momento determinante per la sua carriera”.

Su Grosso: “Prima o poi il passaggio in una prima squadra bisogna farlo. Ha vinto il Torneo di Viareggio due anni fa, ma quest’anno non ha ottenuto i risultati che la Juventus si aspettava. Alla luce anche dell’organico a disposizione. E’ uscito fuori dai quarti di finale della Youth League, ai quarti di questo Viareggio e nelle semifinali della lotta scudetto. Credo sia pronto per il salto, ma Bari resta una piazza rischiosa. Però se lui accetta vuol dire che è consapevole della scelta che sta facendo”.






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