BARI – Game over al ‘San Nicola’, l’Ascoli vince e festeggia con una giornata di anticipo la salvezza. Il tecnico degli ospiti al termine della partita non nasconde la sua grande soddisfazione per il traguardo raggiunto aggiungendo anche una piccola polemica sulle critiche ricevute sul suo operato e non solo: “Si fa presto a dimenticare, non dimentichiamo da dove siamo partiti. Ci davano per spacciati, che non avremmo fatto nemmeno 30 punti. Abbiamo dovuto gestire tre mesi di terremoto, giocatori e famiglie impaurite, non è facile lavorare in un clima così. Con questa salvezza è come se avessimo vinto la Champions League, perché siamo riusciti a combattere nonostante tutti questi avvenimenti, siamo stati gli unici a giocare con moltissimi giocatori giovanissimi provenienti dalla Primavera e dalla Lega Pro, siamo riusciti a farli crescere, sono poche le società che valorizzano i giovani come noi. Il lavoro c’è stato, poi come ho detto ieri dovevamo coronarlo con la salvezza e ce l’abbiamo fatta, mi complimento con i ragazzi questo traguardo è opera loro che si sono impegnati molto ed inoltre è una mia piccola rivincita contro le critiche anche sul piano personale che ho ricevuto in questi mesi e che non mi sono piaciute“.
Sul clima di tensione dopo Salerno che aveva portato alle sue presunte dimissioni, il tecnico conferma: “All’interno di una famiglia ci possono essere litigi, come succede nella vita, ma alla fine si fa pace. Io sono uno che le cose le dice negli occhi affinché le persone con cui parlo sappiano come la penso. Ma detto questo ci sono state cose normali, niente di clamoroso, saliva solo il nervosismo e la preoccupazione di non farcela ma è normale quando bisogna raggiungere la salvezza. E’ vero mi sono dimesso dopo Salerno, ma la squadra mi ha poi fatto tornare sui miei passi. Quest’anno qualcosa ho sbagliato anche io non lo metto in dubbio. Comunque dopo giovedì chiarirò tante cose. Per quanto riguarda il mio futuro ne parlerò con i dirigenti, questa volta però bisognerà essere molto chiari. Oggi comunque godiamoci la festa, poi si vedrà“.
[Dichiarazioni raccolte dai nostri inviati al “San Nicola” Tommaso Di Lernia e Marcello Mancino]
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