

BARI – Nel post gara della partita vinta dal Bari per 2-1 in casa contro il Brescia, Moreno Longo ha tenuto la sua conferenza stampa per analizzare a caldo il risultato finale.
«Faccio i complimenti ai miei ragazzi – ha esordito l’allenatore del Bari – perché hanno fatto una grande partita contro un avversario di caratura. L’abbiamo affrontato da squadra di qualità, con identità e personalità. Abbiamo fatto un percorso per giungere a giocare questo tipo di partite e sono contento che la squadra ci sia arrivata con il piede giusto. Questa vittoria ci permette di fare un bel passo avanti, ma ora bisogna resettare prepararci per la prossima gara».
Il mister dei biancorossi ha poi spiegato che la sua squadra stia facendo dei progressi importanti: «Sapevamo che avevamo bisogno di recuperare qualche energia. Lo stiamo facendo, ma soprattutto stiamo crescendo anche a livello mentale e stiamo cercando di fare degli step. Il secondo tempo di Carrara? Penso possa capitare a qualsiasi squadra in un torneo fatto da 38 partite. Dobbiamo saper gestire quei momenti con grande equilibrio. Non eravamo quelli di Carrara e stasera non siamo dei fenomeni. Siamo gente che lavora, che ci mette il cuore, la passione e la competenza».
A chi gli ha chiesto delle scelte iniziali, l’ex Como ha spiegato cosa lo ha spinto a schierare Lasagna e Falltti dal primo minuti: «Per il tipo di partita che avremmo dovuto fare, ho ritenuto che la scelta tecnica migliore fosse quella di schierare dall’inizio Lasagna e sono molto contento di come Kevin abbia lavorato. Lo rifarei! Con lui, che allungava, e Falletti a supporto abbiamo messo il Palermo in grande difficoltà. Mi spiace per i fischi rivolti a lui perché non se li meritava. Al momento dell’uscita ha salutato senza nessuna polemica, come era giusto fare. Alla fine ho parlato col ragazzo che era arrabbiato per il gol sbagliato, ma era anche molto tranquillo. Ha sbagliato un’opportunità, ma può accadere e comunque resta per noi un giocatore importante. Sono convinto che da qui alla fine farà qualche gol importante. Benali? Ha avuto un affaticamento muscolare, ma non ha nessun tipo di lesione».
Quanto in particolare a Falletti: «Sono molto contento per Cesar. Sia lui che Pereiro sono professionisti seri e si stanno allenando bene per farsi trovare pronti. Stavano soffrendo perché a volte non sono riusciti ad esprimersi ai loro soliti livelli, ma alla lunga il lavoro e l’atteggiamento positivo pagano. Oggi Cesar ha raccolto quello che magari stava seminando da settimane. Adesso deve essere sereno e bravo a cercare di continuare a lavorare per poter offrire nuovamente prestazione di questo livello».
Secondo il 49enne piemontese, il suo Bari sta maturando, anche parchè più bravo ad adattarsi: «Credo che una squadra debba saper fare più cose. Non sono un integralista e devo sempre cercare di far giocare la squadra nel miglior modo possibile a seconda del momento in cui la squadra si trova. A volte bisogna trovare delle soluzioni differenti o comunque modificare qualcosa anche perché gli avversario ti studiano e alla lunga prendono le loro contromisure. La squadra inizia a essere più matura per ricevere più input e più situazioni diverse e questo significa che inizia a leggere meglio in campo le situazioni».
Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione: «Il nostro mood deve essere sempre quello di entrare in campo per cercare di fare questo tipo di partite, poi è normale che a volte cambino le dinamiche delle gare a seconda che davanti si trovi una squadra che si deve salvare o una che invece se la gioca alla pari. Ogni partita ti dà degli spunti per migliorare e per crescere e noi dobbiamo continuare a crescere come stiamo facendo. Al nostro interno pensiamo sempre positivo e lavoriamo per cercare di fare sempre il nostro massimo. La testa non l’abbassiamo mai, indipendentemente da quello che si possa scrivere o dire all’esterno. La squadra ci crede e ci prova sin dall’inizio del campionato, poi non è detto che uno ci riesca o meno».
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