BARI – Nel post gara della partita vinta dal Bari per 1-0 contro il Cesena, Moreno Longo ha tenuto la sua conferenza stampa per analizzare a caldo il risultato finale.
« Questa è una vittoria davvero importante e preziosa, ottenuta grazie ad una prestazione davvero gagliarda – ha esordito l’allenatore del Bari – è stata una partita intensa, giocata a ritmi alti, contro un avversario che sapevamo essere forte e quando l’ho detto in conferenza pre partita, non l’ho fatto semplicemente per esaltarlo. La squadra ha retto bene l’urto, ha risposto colpo su colpo, è andata in vantaggio ed ha poi difeso bene con ordine. Abbiamo cercato di ripartire, lottando e combattendo con spirito. Sono felice anche per la maturità dimostrata in campo perché poi, al netto di tutto le parate di Radunovic, potenzialmente non ci sono state grosse occasioni per loro».
Il mister dei biancorossi ha poi spiegato la mossa tattica che ha probabilmente deciso la gara del “San Nicola”: «Abbiamo scelto Mantovani per cercare di bloccare un giocatore come Sphendi perché secondo me aveva le caratteristiche perfette per poter giocare contro un attaccante così forte che anche oggi, pur senza fare gol, ha dimostrato tutto il proprio valore. Anche sotto pressione, non perde mai la palla, fa giocare al meglio la sua squadra, gioca bene nello stretto e allunga in profondità. Un centravanti davvero importante e completo. Siamo felici che sia andata bene».
A chi gli ha chiesto di Dorval e della sua nuova vena realizzativa, l’ex Como ha spiegato il proprio pensiero: «I gol di Dorval non arrivano per caso e infatti quello di oggi è simile a quello realizzato a Brescia. Il ragazzo si sta dedicando, sta lavorando molto durante gli allenamenti e si esercita anche proprio in quel tipo di situazione. Adesso ha anche più fiducia, gli è scattata la molla ed ha capito quello che stiamo cercando di fargli capire. L’applicarsi in un certo modo paga e lui adesso ci va ancora con più convinzione. Deve continuare così e non deve mollare perché sa che se dovesse mollare lo metterei seduto vicino a me…».
Secondo il 48enne piemontese tutta la squadra è meritevole di applausi, ma un cenno lo merita anche Novakovich: «Non mi piace parlare dei singoli. Oggi lo spirito di Novakovich l’ho visto in tutti i miei ragazzi, nessuno escluso. Lui è certamente un giocatore che dà l’anima e che lavora tanto per la squadra. Trovare questi tipi di centravanti con quella struttura, che riescono a fare quella mole di lavoro, non è semplice. Sta tirando fuori tutte le caratteristiche per le quali è stato preso e quindi siamo contenti di questo. Speriamo continui e riesca mantenere questo livello di prestazione».
Quanto al campionato disputato fino ad ora, il torinese non ha nascosto la propria soddisfazione: «Siamo contenti di questo percorso e lo stiamo vivendo nella maniera giusta. Siamo consapevoli che questa crescita arrivi dal lavoro e dalla disponibilità che questi calciatori stanno dando per questa maglia. Dobbiamo pensare a continuare a crescere e a ragionare partita per partita. Abbiamo giocatori che secondo me ci possono dare ancora molto e quindi non dobbiamo lavorare solo di squadra, ma dobbiamo cercare di alzare anche le prestazioni di qualche singolo. La serie B è una categoria che io definisco balorda perché non ti permette mai di abbassare un attimo l’attenzione e il livello di prestazione perché poi si finisce per andare in difficoltà. Non voglio fare il pompiere, ma in questo caso devo essere realista. Non cambio il pensiero che avevo ad inizio stagione solo perché stiamo andando bene, anche forse oltre le aspettative».
Il tecnico dei galletti si è infine proiettato sulla prossima impegnativa gara: «Adesso dobbiamo recuperare e pensare ad andare a Pisa e cercare di fare un’altra grande prestazione contro una squadra che sta volando in questo campionato. Il Bari deve giocare sempre per vincere non può mai speculare e accontentarsi. Non dobbiamo avere assolutamente il timore di nessuno e dobbiamo avere coraggio».
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