Longo: «Non siamo riusciti a chiuderla e abbiamo commesso tanti errori tecnici! I loro cambi hanno inciso…»

Le dichiarazioni dell'allenatore biancorosso al termine del match contro il Catanzaro.


BARI – Nel post gara della partita pareggiata dal Bari per 1-1 contro il Catanzaro, Moreno Longo ha tenuto la sua conferenza stampa per analizzare a caldo il risultato finale.

«C’è rammarico per non essere stati capaci di chiudere la partita – ha esordito l’allenatore del Bari – se non ci riesci, in qualsiasi momento l’avversario può creare quell’episodio o quell’azione gol che gli permette di pareggiare. A parte questa prima analisi, credo che abbiamo interpretato bene la partita, ma a tratti. Abbiamo commesso troppi errori tecnici che, rispetto alle partite precedenti, non ci hanno permesso di sviluppare quello che siamo abituati a fare. Abbiamo perso un po’ di tranquillità e di serenità proprio nel palleggio, finendo per concedere al Catanzaro almeno in 5-6 circostanze, in maniera gratuita, la possibilità di lavorare in transizione. Questo non ce lo possiamo permettere».

Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio la serata vissuta al ” San Nicola”: «Non siamo stati brillantissimi, ma siamo comunque riusciti a creare diverse situazioni da gol, e qualcuna anche gigante. Questo è un problema che ci portiamo avanti sin dall’inizio. Siamo alla costante ricerca di quel cinismo che non abbiamo ancora. Quando tieni aperta la partita, come stasera, può capitare che prendi gol e non riesci a portare a casa tre punti».

A chi gli ha chiesto del peso che hanno avuto i cambi nella squadra calabrese, l’ex Como ha dovuto ammettere che nella ripresa il match sia un po’ cambiato: «Affrontavamo una squadra di livello e sapevamo che i cambi comunque avrebbero potuto incidere. Questo è avvenuto e chi è subentrato ha alzato il loro livello e la loro qualità tecnica. D’Alessandro ha fatto ammonire due giocatori e quando è entrato è sembrato veramente in ottima serata. Non dobbiamo dimenticarci che il Catanzaro ha una rosa che l’anno scorso gli ha consentito di disputare la semifinale dei play-off e quindi all’interno ha un organico di grande qualità».

Quanto ai cambi della propria squadra: «Oltre ai due attaccanti, io ho voluto mantenere in campo altri due giocatori offensivi. Anche quando infatti è entrato Novakovich, ho messo Falletti e Manzari a fare le mezzali proprio perché vedevo spazi e avevo  bisogno di qualità e tecnica. Queste caratteristiche non sono state però sfruttata a dovere. Volevo dare un segnale alla squadra di continuare a lavorare per cercare di vincere la partita invece di gestirla difendendo il vantaggio. Volevo pulizia tecnica, come fatto nel primo tempo, quando abbiamo creato delle situazioni importanti. Altre le abbiamo sprecate perché abbiamo avuto un po’ di frenesia nella verticalizzazione, siamo stati un po’ sporchi proprio nel passaggio a livello tecnico. Avremmo potuto sfruttare ancora di più gli spazi che c’erano a disposizione. Maiello? Anche inserendo lui avremmo apportato qualità, ma Benali nonostante l’ammonizione stava lavorando ad un ritmo intenso e non era facile sostituirlo in quel momento. I loro cambi stasera hanno fatto bene, mentre per quanto riguarda i nostri, non posso dire che abbiano fatto male, ma non hanno sicuramente inciso come avrebbero potuto. E’ normale che uno la possa mettere su un discorso qualitativo, di condizione oppure di impatto, però noi siamo questi, abbiamo questi cambi e quindi li sfruttiamo».

Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione sul fatto che nel secondo tempo i suoi ragazzi sono apparsi un po’ schiacciati nella propria metà campo: «E’ normale che negli ultimi 20 minuti, quando è sotto per 1-0, l’avversario cerchi di portare qualche uomo in più in avanti e di attaccare con più uomini. Per forza di cose quindi a volte sei costretto ad abbassarti, ma in quei frangenti dobbiamo essere più bravi a cercare di sfruttare i tanti spazi a disposizione e dobbiamo riuscire a mantenere un livello alto. Se riusciamo a muovere la palla come sappiamo, gli spazi si creano».

 






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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