Bari- Mantova 2-0, le pagelle dei biancorossi: Lella inamovibile, Lasagna egoista…


BARI – Finalmente è arrivata la prima vittoria per il Bari che ha lasciato il fondo della classifica e si è sistemato in una posizione fuori dalla zona play-off.

Sono rimasti a secco di successi solo in due, la Sampdoria, che però deve ancora giocare a Cosenza, e il Frosinone, incappato in una sconfitta disastrosa (0-4) sul campo della capolista Brescia.

La batosta della squadra di Grosso preoccupa non poco perché é prevedibile che i laziali cercheranno il riscatto già domenica prossima, quando ospiteranno proprio i biancorossi.

Diamo un voto ai giocatori del Bari scesi in campo contro il Mantova.

RADUNOVIC
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  Il portiere è intervenuto una sola volta a deviare una conclusione a giro di Fiori e in apertura di ripresa ha chiuso lo speccchio della porta a Mensah, sfuggito a Pucino. POCO IMPEGNATO MA ATTENTO
PUCINO
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  Mantiene sempre la posizione difensiva e non concede spazi. Una sola incertezza su Mensah all’inizio della ripresa quando cambiano le marcature per l’uscita di Vicari. SCRUPOLOSO
VICARI
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  Il capitano ingaggia un duello fisico con Mensah ed annulla il centravanti del Mantova, ma rimedia un’ammonizione immeritata e Longo preferisce farlo uscire in anticipo. SENZA SBAVATURE
OBARETIN
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  Sostituisce Vicari dopo poco meno di un’ora di gioco e presidia senza affanni il lato sinistro della difesa. RISCHIA POCO
MANTOVANI
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  Ha avuto ragione il mister a richiederlo con insistenza. Ha realizzato con grande tempismo il gol della tranquillità e in difesa ha sostituito come centrale Vicari uscito per precauzione. SEMPRE AL POSTO GIUSTO
OLIVERI
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  Ormai la fascia destra è sua. Efficace in fase difensiva, si proietta in avanti con continuità. PROPOSITIVO
MAITA
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  Sta tornando il mediano incontrista arcigno che è stato fino a qualche mese fa. Duro nei contrasti, perde qualche duello ma recupera agevolmente. MASTINO
BENALI
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  E’ diventato il regista della squadra, in grado di dettare i tempi sia in difesa che a tre quarti campo. Un suo spunto in velocità ha costretto Trimboldi al fallo punito con il rosso. UOMO D’ORDINE
LELLA
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  E’ entrato in squadra da poco ma ha già conquistato il posto di titolare. Recupera palloni in difesa, costruisce l’azione a centrocampo ed è letale nell’area di rigore avversaria. INAMOVIBILE
SACO
S.V.semaforo_giallo
  Entra nel finale della gara per far rifiatare Lella.                                                     
DORVAL
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  Dopo la cessione di Ricci, ha ripreso il ruolo di esterno sinistro. Si fa valere soprattutto nella fase offensiva e nei recuperi difensivi è favorito dal ritmo lento degli avversari. GRINTOSO
FAVASULI
S.V.semaforo_giallo
  Nei minuti finali dà il cambio a Dorval.                                                                              
LASAGNA
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  Si muove tanto e non dà punti di riferimento ai difensori avversari, ma cerca con troppa insistenza il gol personale e sullo 0-0 ignora completamente Falletti che si era smarcato al centro dell’area. EGOISTA
NOVAKOVICH
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  Si piazza al centro dell’area mantovana, dialoga poco con i compagni, aspetta invano dei palloni giocabili ma tiene impegnata la difesa. SGOMITA
FALLETTI
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  E’ incontenibile e crea tanti grattacapi ai difensori. Calcia con grande precisione dalla bandierina il pallone che consente a Lella di sbloccare il risultato. Tanta qualità ma esce anzitempo per un problema muscolare. ESTRO E QUALITA’
SGARBI
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  Sostituisce Falletti e lo imita calciando l’unico angolo della ripresa che Mantovani trasforma nel raddoppio. SI IMPEGNA
Allenatore: M. LONGO
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  Tattica perfetta in campo e ottima scelta degli uomini. Il tecnico biancorosso ha scoperto i punti deboli del Mantova e con un pressing asfissiante ha soffocato la manovra lenta degli avversari che non è andata oltre un possesso palla estremamente sterile. Ora Longo deve risolvere il problema del gol: in tutta la gara solo 2 sono state le conclusioni nello specchio della porta, appunto quelle di Lella e Mantovani. Troppo poco. VITTORIA CHE FA BENE
Arbitro: Sig. I.PEZZUTO
5,5semaforo_rosso
  L’arbitro leccese ha mostrato una serie di atteggiamenti esagerati. E’ rimasto 5 minuti davanti allo schermo tv per decidere l’espulsione di Trimboli, ha concesso il rigore al Bari ma è stato smentito dal VAR, ha ammonito 5 giocatori in una partita caratterizzata da interventi duri ma non sempre fallosi. INCERTEZZE E TROPPI CARTELLINI





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Il nostro collaboratore più navigato. Giornalista Pubblicista dal 1970 ed esperto soprattutto di statistiche e materie economiche.

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