Longo: «Prestazione di maturità, ma c’è rammarico per le tante occasioni avute! Lella e Falletti hanno tenuto alto il livello. Il nostro obiettivo? La salvezza prima di tutto…»

Le dichiarazioni dell'allenatore biancorosso al termine del match contro la Sampdoria.


Nel post gara della partita pareggiata 0-0 dal Bari sul campo della Sampdoria, Moreno Longo ha tenuto la sua conferenza stampa per analizzare a caldo il negativo risultato finale.

«C’è rammarico per le tante occasioni avute che, proprio per come si era messa la partita, avrebbero dovuto permetterci di portare a casa i tre punti – ha esordito l’allenatore del Bari – e credo comunque che la squadra abbia sfoderato una prestazione di maturità. Dopo due sconfitte i ragazzi hanno incontrato Sassuolo e Sampdoria e sono stati comunque capaci di essere dentro la partita, di mantenere lucidità per tutti i 90 minuti e di cercare tramite il gioco le occasioni per vincerla. Poi è vero che non ci siamo riusciti, anche per imprecisione sotto porta, però mi piace pensare che il gruppo si stia formando con grande positività».

Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio il pomeriggio vissuto al “Luigi Ferraris-Marassi”: «Nel primo tempo abbiamo cercato di entrare per vie centrali. Se tu vai direttamente in ampiezza, rischi di essere prevedibile, mentre se tu passi prima dalle vie centrali, obblighi l’avversario a stringere e, quando poi vai a trovare l’ampiezza, sei più in vantaggio. Una volta che vai sugli esterni, puoi fare gol solo su cross e invece avevamo bisogno di stimolare gli attaccanti. Nel secondo tempo l’abbiamo invece interpretata molto meglio, anche perché Lella e Falletti sono entrati molto bene, mantenendo alto il nostro livello. Durante l’intervallo siamo riusciti a spiegare ai ragazzi che tipo di partita avremmo dovuto fare. Durante i primi tempi, a volte non è semplice comunicare dalla panchina per cercare di modificare qualcosa, soprattutto in questi stadi nei quali c’è un grande pubblico. Una volta ricevute le giuste spiegazioni, i ragazzi hanno interpretata bene la partita, creando diverse situazioni per andare in vantaggio».

Il 48enne piemontese ha poi spiegato la scelta di disporsi con una mediana a 5: «La scelta di piazzare 3 in mezzo al campo è stata dettata da un po’ di situazioni. In primis l’assenza di Sibilli sulla trequarti. Falletti era arrivato solo da qualche ora e quindi non sapevamo e non potevamo neanche immaginare di poterlo far partire dall’inizio. Inoltre, aravamo alla terza partita in una settimana e quindi c’era bisogno di distribuire le forze dentro il campo nella maniera migliore. Con i tre centrocampisti, secondo me, l’abbiamo fatto bene».

A chi gli ha chiesto dell’obiettivo stagionale alla luce del mercato, l’ex Como ha voluto esprimere dei concetti molto chiari: «Questo è un campionato sempre da prendere con grandissima attenzione e con grandissima umiltà. In questo momento dobbiamo pensare prima di tutto alla salvezza anche perché abbiamo avuto questo tipo di inizio, sebbene ci sia da sottolineare che fino ad ora abbiamo raccolto meno di quanto fatto. La salvezza ce la dobbiamo andare a guadagnare sul campo e mi auguro che possa arrivare il più presto possibile attraverso l’umiltà ed il sacrificio. Ma dobbiamo essere equilibrati e non possiamo sia farci prendere da facili entusiasmi che farci deprimere per delle prestazioni che non arrivano. Pensiamo a lavorare e a far parlare il campo, perché poi le chiacchiere stanno a zero. A me non piace promettere delle cose che non siamo in grado di poter assicurare. Subito dopo la salvezza, strada facendo, proveremo sicuramente a spostare quello che è l’obiettivo. Se saremo bravi a meritarci sul campo di poter continuare quello che deve diventare oggi un sogno per la squadra, non ci tireremo indietro. Io per primo sono ambizioso e voglio che anche la mia squadra lo diventi sempre più».

Quanto alla condizione fisica dei suoi: «La squadra sta correndo bene e riesce a stare molto bene in partita a livello fisico. Siamo soddisfatti di questo, ma non avevamo tanti dubbi in merito perché la squadra aveva lavorato molto bene in ritiro con grande continuità».

Il torinese ha voluto anche dare la sua chiave di lettura sull’ingresso in campo di Manzari. «Sono molto onesto e sincero – si apprende attraverso il video diffuso dal club – nel dire che forzarla con un ulteriore attaccante avrebbe potuto voler dire anche rischiare di perderla e in questo momento non potevamo assolutamente perdere questa gara. Queste sono partite in cui sbagli un rigore, crei tante palle gol e poi basta una ripartenza e la perdi. Bisognava attaccare con testa perché a volte più ti vai a intasare davanti e meno riesci a essere fluido nel palleggio. Manzari è entrato molto bene e le occasioni sono comunque arrivate».

Il tecnico dei galletti si è congedato con qualche informazione sui nuovi arrivati: «Lella e Falletti sono due giocatori che stanno bene perché si sono sempre allenati coi loro club e hanno giocato fino a poco tempo fa, quindi non avranno grandi problemi nell’inserimento. Simic aveva interrotto la preparazione a causa della guerra e ha ripreso solo da 10 giorni, quindi per lui ci vorrà un po’ più di tempo. Favilli si allenava ancora a parte e quindi di conseguenza avrà bisogno di un po’ di tempo per entrare in condizione. Ora c’è la sosta e la sfrutteremo nella maniera corretta».






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