BARI – Nel post gara della gara vinta dal Bari in casa per 2-1 contro il Cosenza, valevole per la quinta giornata del girone di ritorno del campionato di serie B, Michele Mignani ha tenuto la sua consueta conferenza stampa per analizzare a caldo la partita.
«E’ sembrato tutto facile invece di facile non c’è mai niente – ha esordito l’allenatore del Bari – vedevo che la squadra produceva gioco ed occasioni e quindi avevo la speranza che la partita si potesse sbloccare. Sappiamo però che le gare sono difficili e che si può andare sotto anche con una ripartenza avversaria o con un contropiede. Di fronte ci sono sempre degli avversari che in qualche modo si oppongono a te e le partite sono lunghe. Siamo stati bravi a volerla vincere, a crederci e a portarla a casa».
Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio il pomeriggio vissuto al “San Nicola”: «Il primo tempo non è piaciuto, al di là del gol del pareggio del Cosenza. Secondo me la squadra ha giocato sotto ritmo, con troppa serenità e questo non può accadere. Il secondo tempo mi è invece piaciuto perché la squadra ha giocato da Bari, ha alzato l’intensità e i ritmi di gioco. Secondo me ha prodotto e credo che abbia vinto meritatamente».
A chi gli ha chiesto della prova di Pucino, l’ex Modena e Siena ne ha apprezzato nuovamente le qualità: «Raffaele ha avuto un periodo un po’ così, a causa di alcuni problemi al ginocchio, ma ha sempre dato grande disponibilità, giocando non in condizioni ottimali. Adesso sta bene e, poiché ora c’è concorrenza, il livello aumenta. Sono contento perché ha disputato una grande partita, sebbene non mi sia piaciuto tanto nel primo tempo, come il resto della squadra, ma nella ripresa è cresciuto. Lui ha piede, ha corsa e forza per fare sia la fase offensiva che la fase difensiva. ed oggi ha fatto anche un altro assist decisivo».
Quanto all’ingresso in campo dei due nuovi, Benali e Molina: «Sono entrati entrambi molto bene, in un momento della partita nel quale c’era da mettere forza, qualità e intensità. L’hanno fatto bene e sono stracontento. È normale che, quando si hanno dei giocatori nuovi, ci debba essere un ingresso graduale, ma sono due ragazzo in gamba e di esperienza. Hanno giocato anche con moduli molto simili ai nostri, per cui oggi hanno dimostrato che sono entrati completamente dentro la nostra realtà».
Il ligure ha speso qualche parola anche su Esposito, ancora in gol dopo la rete di Ferrara all’esordio con la nuova maglia: «E’ un ragazzo giovane è, con margini di miglioramento. Nel primo tempo ha fatto diventare oro tutto ciò che ha toccato, però mi aspetto di più da lui e mi aspetto che cresca velocemente. La sua sostituzione? Si era un po’ innervosito, ma l’ho cambiato anche perché ho tanti giocatori e secondo me ogni tanto è anche giusto buttarli dentro non negli ultimi minuti».
Chi continua ad essere determinante è come al solito Cheddira, autore del gol vittoria, ma il genovese ritiene importante stimolarlo continuamente: «Non lo scopriamo certo oggi! Con lui combatto settimanalmente perché voglio che resti e continui ad essere quello che io conosco sin dal primo giorno. Nel primo tempo non mi è piaciuto, mentre ha fatto un gran secondo tempo».
Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione sul prossimo avversario: «Il Cagliari è una squadra forte, sia a livello individuale, nei singoli, che a livello del collettivo. Con mister Ranieri ha cambiato qualcosa rispetto a quello che faceva prima e in settimana dobbiamo prepararla bene. È una partita stimolante e certamente bella. Dobbiamo metterci nelle condizioni di arrivarci bene e di provare a mettere sotto il Cagliari, come è successo all’andata, sebbene quello fosse un periodo diverso. Dobbiamo sempre credere di poter vincere contro chiunque».
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