Nel post gara della gara giocata dal Bari in casa della Reggina, anticipo della diciottesima giornata del campionato di serie B, Michele Mignani ha tenuto la sua consueta conferenza stampa per analizzare a caldo lo 0-0 maturato sul campo.
«E’ stata una partita difficile e tosta – ha esordito l’allenatore del Bari – giocata su ritmi alti e su un grande agonismo. Dobbiamo essere soddisfatti di aver conquistato qui un punto che ci dà continuità e che ci consente di non vedersi allontanare la Reggina, anche se questo è l’ultimo pensiero perché dobbiamo pensare di partita in partita e di domenica in domenica. L’obiettivo che ci siamo posti all’inizio della stagione rimane sempre lo stesso ed è quello di dar fastidio a tutti. Credo che ci stiamo riuscendo e questa è la cosa più importante».
Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio la serata vissuta al “Granillo”: «Come sempre siamo entrati in campo con lo spirito di provare a vincere la partita, anche se a tratti ci siamo dovuti abbassare a abbiamo sofferto, ma lo abbiamo sempre fatto con lucidità, concedendo quello che dovevamo concedere. Abbiamo calciato poco in porta? E’ vero, ma abbiamo sempre provato a ripartire e magari abbiamo sbagliato qualcosa in occasione di alcune ripartenze. La squadra ha però dimostrato fino alla fine di non aver messo da parte la possibilità di vincere e di aver giocato per i tre punti. Quando non puoi vincere non devi perdere, anche disputando una gara non bella, un po’ più sporca, ma molto efficace».
A chi gli ha chiesto dell’episodio del gol annullato a Dorval, l’ex Modena e Siena ha raccontato il suo punto di vista: «La mia lettura dal campo è stata quella di un contrasto regolare, però l’arbitro ha rivisto l’azione al VAR e quindi ha avuto la possibilità di confrontarsi con chi osserva il fermo immagine. Lui ha deciso così e noi accettiamo la sua decisione. Le partite sono decise spesso dagli episodi e se il gol di Dorval fosse stato convalidato, probabilmente la partita sarebbe terminata in un altro modo, anche se non è scontato che avremmo vinto».
Quanto al grosso lavoro in ripirgo dei suoi attaccanti: «Mi rende tanto orgoglioso e questo è un presupposto fondamentale per continuare il nostro percorso. Io penso che un giocatore, in una serata come questa, debba rendersi utile alla squadra e se un attaccante non ce la fa a rendersi utile calciando in porta, deve rendersi utile cercando di rincorrere gli avversari. Questa per me è la base ed è un concetto fondamentale che io vorrei fosse chiarissimo nella testa dei ragazzi. Credo che loro lo abbiano capito e che lo stiano facendo sempre».
Il ligure è poi passato ad effettuare riflessioni più ad ampio respiro: «Ogni settimana affrontiamo una prova di maturità e credo che oggi il Bari abbia dimostrato il suo valore su un campo difficile e contro una squadra forte, una delle formazioni che ha vinto più partite in questo campionato. I miei ragazzi hanno fatto la loro partita, cercando di rendere il pane duro alla Reggina e secondo me hanno strappato un punto che è giusto e meritato, Faccio i complimenti alla Reggina, perché è una squadra molto forte e non lo dico io, ma la classifica. E’ una compagine propositiva, che gioca bene, e faccio i complimenti anche al suo allenatore che ha vinto anche in questa categoria. Nonostante tutto, credo che oggi il Bari non abbia rubato nulla».
Il tecnico dei galletti si è congedato con un ultimo pensiero: «Questo è un campionato in cui ogni domenica si incontrano squadre forti, anche a livello individuale. Oggi abbiamo visto nella Reggina dei giocatori molto bravi, come ad esempio Menéz che ha giocato in categorie superiori. Il non aver perso qui è un altro segnale importante. Un episodio avrebbe potuto cambiare la partita, a favore loro o a favore nostro, ma non c’è stato e quindi ci teniamo molto stretto questo punto conquistato».
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