

BARI – Al termine del match giocato al “San Nicola” tra Bari e Ascoli, a presentarsi davanti ai microfoni dei giornalisti per i biancorossi è stato il capitano Valerio Di Cesare che ha così commentato a caldo la gara persa per 2-0: «Oggi è stata la classica partita di Serie B. Abbiamo incontrato una squadra che si è chiusa dietro, mettendosi a volte in dieci dietro la linea della palla. Loro hanno lottato e sono andati sempre sulle seconde palle. Noi avremmo potuto sbloccarla nel primo tempo e, se fossimo riusciti a farlo, sarebbe stata un’altra partita. Però purtroppo non è successo, abbiamo preso gol sul rimpallo di una palla inattiva e diciamo che ci ha detto un po’ male. Altre volte ci ha detto bene e abbiamo vinto le partite. Non abbiamo giocato come le altre volte, ma l’avversario non ci ha permesso di giocare. Ci ha tolto le linee di passaggio tra i difensori e i centrocampisti. Avremmo potuto far sicuramente meglio e mi dispiace perché giocavamo in casa davanti a 31.000 persone. Vogliamo però continuare a vincere e andare avanti. Ci sono i presupposti per migliorare perché stiamo facendo comunque un ottimo avvio di campionato».
Il numero #6 dei galletti ha qualche rimpianto per non aver capitalizzato qualche occasione, soprattutto nei primi 45 minuti: «Sicuramente dobbiamo migliorare ma, quando affronti una squadra chiusa, che non ti concede profondità e che ti può creare problemi, e qui ne verranno molte, la gara la vinci per un episodio. Nel primo tempo ce ne sono capitati un paio con Antenucci e con Vicari e purtroppo non l’abbiamo buttata dentro. Ma questo è il calcio».
A chi ha ipotizzato che la squadra abbia accusato un po’ di apprensione nella ricerca disperata del gol, il 39enne romano ha risposto con convinzione: «Non è stata questione di ansia. Può darsi che volevamo assolutamente vincere la partita e ci siamo fatti prendo un po’ dalla frenesia. Credo ci possa stare perché noi scendiamo in campo sempre per vincere e penso che l’abbiamo dimostrato».
Quanto a Dionisi, il difensore del Bari ha preferito essere laconico: «Se da 15 anni ha sempre lo stesso comportamento, poi non può chiedere scusa e la chiudo qua».
l’ex Parma si è congedato dai microfoni della stampa commentando l’ammonizione che gli costerà la squalifica: «Mi dispiace non disputare la partita di mercoledì e quella di sabato, però andiamo avanti».
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