BARI – La gara contro il Palermo è alle porte ed il Bari è pronto a questa nuova emozionante sfida che vedrà uno scenario di tutto rispetto. Michele Mignani ha incontrato i giornalisti e nella solita conferenza stampa ha esordito proprio con qualche considerazione sulla prevedibile cornice di pubblico attesa stasera alle ore 20:45 allo stadio “San Nicola”.
«Fortunatamente anche l’anno scorso abbiamo avuto la fortuna di vivere giornate e serate meravigliose con tanta gente allo stadio – ha osservato l’allenatore del Bari – e quindi questa non è per noi una novità. Mi auguro che per i nuovi sia uno stimolo in più perché abbiamo tanto bisogno dei nostri tifosi e abbiamo tanta voglia di regalar loto delle belle emozioni. Vogliamo che loro vedano una squadra combattiva e che si continuasse a far parlare di noi in questo senso. La prestazione? Le partite sono determinate da episodi, ma se fai la tua partita, hai buone probabilità di far risultato. Sento nello spogliatoio la voglia di fare una grande partita e di mettere punti in classifica».
Con chi gli ha chiesto dell’avversario di turno, il 50enne di Genova non ha voluto sbilanciarsi nella risposta: «Non è facile immaginare che Palermo sarà perché l’allenatore non è lì da tanto tempo. Sono stati molto bravi nella prima partita di campionato e vogliono dare continuità al lavoro che era stato fatto in passato. Sicuramente saranno motivati e verranno qui per provare a fare il risultato. Corini? Ci siamo incrociati tante volte in serie B perché lui ha fatto tanta serie A, mentre io ne ho fatta pochissima. E’ una persona che stimo e che ho ammirato quando faceva il calciatore. Da quando ha intrapreso il percorso di allenatore, sta facendo bene e quindi ho grande considerazione di lui».
Quanto alla questione che nelle prime uscite stagionali il Bari abbia subito spesso gol ad inizio gara e abbia sofferto sulle fasce in tali occasioni: «Può darsi che non sia una casualità! La squadra probabilmente è più compatta al centro del campo e finisce per concedere qualche cross sugli esterni, però io vedo li ragazzi sempre attenti fin dai primi minuti. Poi c’è sempre da mettere in conto che davanti abbiamo un avversario che, nella maggior parte dei casi, ha grande qualità nei giocatori offensivi e quindi dobbiamo essere più bravi e attenti, Dobbiamo sicuramente migliorare e l’ideale sarebbe rischiare poco e cercare di non prendere gol, però guardiamo la cosa positiva e cioè che abbiamo sempre reagito nella maniera corretta. Ci definiscono una mina vagante del campionato? Ho sostenuto un po’ la stessa cosa con parole diverse quando ho detto che dobbiamo metterci nelle condizioni di diventare fastidiosi per tutti».
Il discorso si è poi spostato sui disponibili e sulla formazione da mandare in campo: «Ceter sta continuando il suo percorso di avvicinamento alla condizione migliore ed è convocato. Probabilmente ha anche qualche minuto nelle gambe e, in caso di necessità, potrebbe giocare uno sprazzo di match. Vicari sta bene, mentre Benedetti ha scontato la squalifica. Sono stracontento di avere tutta la rosa a disposizione. Ballottaggio? Quello c’è sempre quando i giocatori stanno bene. Hanno svolto una buona settimana di lavoro ed io arrivo sempre al giorno della gara con dei dubbi. In questo momento ci sono diverse alternative in quasi tutti i ruoli e ballottaggio ci sono una quindicina circa di elementi. Ho la sensazione che stiamo bene quindi Queste sono le valutazioni che facciamo quando scegliamo i primi 11. D’Errico? Sta bene, si sta allenando al meglio e sono contento di come lo stia facendo. E’ disponibile ed è in ballottaggio con tutti gli altri».
L’ex Modena e Siena ha poi spiegato come sia andato l’inizio di stagione: «Io credo che quest’anno siamo sicuramente più avanti rispetto a quello che eravamo l’anno scorso perché allora non abbiamo potuto allenarci in ritiro e la rosa si è completata esattamente alla seconda giornata. Quest’anno, col Parma in campo c’erano nove undicesimi della squadra dell’anno scorso e quindi è per forza di cose che le idee ed i concetti siano più avanti rispetto all’anno scorso. Cosa mi aspetto ora? Continuità di prestazioni e che ci sia la voglia di lottare come c’è stata nelle due partite di Coppa e nella gara di Parma. Ripeterò sempre che il gesto tecnico passa sempre in secondo piano e credo che sia fondamentale l’atteggiamento e lo spirito giusto. Cerchiamo di lavorare sulla mentalità e sull’atteggiamento e questi devono prescindere dall’avversario o dal giocare in casa o fuori. Ragioniamo come se il Palermo fosse il Parma come o il Verona e sappiamo che in questa categoria gli avversari siano tutti temibili. Sappiamo che l’atteggiamento degli avversari possa cambiare rispetto a noi perché ci sono squadre che possono essere più aggressive e possono adottare un pressing in più alto, ma il nostro pensiero deve andare sempre nella stessa direzione. Il calcio è fatto di due fasi e, quando la palla ce l’hanno gli altri, noi dobbiamo pensare a difenderci con tutti gli effettivi, mentre quando la palla ce l’abbiamo noi, dobbiamo pensare ad andare a fare gol in funzione di quello che gli altri ci concedono».
Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione sul mercato: «In questo momento la squadra si sta esprimendo bene e quindi non ci sarebbe la necessità di fare nuovi innesti. Bisogna però ragionare anche in proiezione futura perché le partite da affrontare saranno diverse e gli avversari sono molto forti. Siamo perciò alla ricerca di quello che può aggiungere valore alla rosa. Che poi possa essere un difensore, un centrocampista o un attaccante ben venga».
Lascia un commento