BARI – Il Bari ha non ha sfruttato la prima occasione per conquistare matematicamente in anticipo la promozione.
La squadra ha confermato di soffrire quando incontra avversari che infoltiscono il centrocampo.
L’appuntamneto è rinviato di una settimana. Comunque é destino che i tifosi restino delusi proprio quando affollano il “San Nicola” con un’affluenza da record, proprio come era già accaduto nell’altro derby con il Foggia.
Diamo un voto ai giocatori del Bari scesi in campo contro la Fidelis Andria.
POLVERINO 6,5 |
Non è stato impegnato in alcuna parata degna di questo nome. E’ intervenuto solo su qualche cross e sui disimpegni dei compagni. Il voto è per la sicurezza mostrata nella propria area. ORDINARIA AMMINISTRAZIONE |
CELIENTO 6 |
Non si è preoccupato più di tanto di coprire in fase difensiva la sua fascia, spingendosi spesso in avanti per aggirare la difesa ma non sempre è riuscito ad entrare nell’area azzurra. TANTE SGROPPATE |
BELLI 6 |
A metà ripresa Mignani l’ha messo dentro al posto di Celiento con la speranza di aumentare la pressione offensiva sull’esterno, considerato che al centro non si passava. Tutto inutile. A SPRAZZI |
TERRANOVA 6,5 |
Il solito gigante in difesa. Ha spazzato l’area biancorossa senza problemi, pur favorito dalla pochezza dell’attacco andriese, privo degli elementi di maggior peso. LEADER DELLA DIFESA |
GIGLIOTTI 6 |
Ha fatto da spalla a Terranova, ma non ha mostrato la consueta sicurezza negli interventi in area biancorossa. QUALCHE SBAVATURA |
MAZZOTTA 6,5 |
Si è trovato di fronte l’avversario più pericolo, Ciotti, che lo ha impegnato a fondo. Comunque non ha trascurato, soprattutto nella ripresa, le proiezioni sulla fascia, arrivando anche a tirare in porta. INCURSORE |
MAITA 6 |
Ha rimediato una ingenua ammonizione per simulazione in area ospite dopo pochi secondi di gioco e ne è rimasto condizionato. Da lui comunque è lecito attendersi molto di più. NON ILLUMINA |
BIANCO 5,5 |
E’ subentrato a metà ripresa a Maita, che rischiava di subire un secondo cartellino giallo. Non è riusicto a farsi largo nell’affollato centrocampo. POCO REATTIVO |
MAIELLO 5,5 |
Ha iniziato cercando di servire in verticale i compagni, poi ha finito per imbrigliarsi a metà campo nella ragnatela costruita dagli ospiti. OPACO |
D’ERRICO 5 |
Non è mai entrato in partita. I suoi tentativi di sfondare dalla sinistra si sono infranti sul muro difensivo degli azzurri. Ha lasciato il campo a metà ripresa. ASSENTE |
MALLAMO 6 |
Ha sostituito D’Errico anche nella posizione, ma non è stato vivace come suo solito. ANONIMO |
GALANO 5 |
Lontano dalla migliore condizione. I riflessi sono lenti e si fa murare i tiri. Si muove per tutto il campo, poi passa stabile a destra, ma non trova spazio. BOCCIATO |
SIMERI S.V. |
Subentra a Galano a dieci minuti dalla fine, ma è troppo tardi. |
ANTENUCCI 5,5 |
Costretto a girare al largo , non é entrato mai in area e non ha mai tirato in porta. Con Galano passato a destra, si è spostato al centro nel ruolo di suggeritore. Comunque il suo apporto è stato ridotto. SPENTO |
CITRO 6 |
Il suo ingresso in campo ha dato una smossa agli attaccanti biancorossi. E’ una risorsa per Mignani. VOLENTEROSO |
CHEDDIRA 6 |
E’ stato l’elemento più pungente dell’attacco biancorosso, ma è stato poco preciso nelle conclusioni di testa e con i piedi. COMBINA POCO |
Allenatore: M.MIGNANI 5,5 |
Ha deluso l’approccio della squadra ad una partita che rivestiva una grande importanza psicologica, considerato che i biancorossi sono scesi in campo conoscendo già il fiasco registrato dal Catanzaro. E non era il caso di insistere in esperimenti, come quello di Galano, di fronte a un pubblico record che si aspettava di festeggiare la promozione. Le sostituzioni, questa volta, non hanno sortito l’effetto desiderato. NON SCUOTE LA SQUADRA |
Arbitro: Sig. P.TREMOLADA 6 |
L’arbitro lombardo ha diretto una gara abbastanza tranquilla, giocata ad un ritmo ridotto, piuttosto lento . Nonostante tutto ciò, ha scontentato tutti con una serie di decisioni non sempre condivise, pur se non hanno avuto una influenza decisiva sul risultato. SENZA INFAMIA E SENZA LODE |
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