Contro la Paganese è tornato finalmente in campo nel finale di gara dopo il brutto infortunio al ginocchio rimediato a Francavilla. Valerio Di Cesare ha anche raggiunto il traguardo delle 150 presenze in biancorosso e questre sono le sue prime sensazioni diffuse attraverso i canali ufficiali del club: «Sono molto contento, rientrare in campo è stata una grande gioia, e poi centrare l’obiettivo delle 150 con la maglia del Bari è un traguardo importante, ma quello che spero è di festeggiare il traguardo più importante a fine stagione».
Il capitano biancorosso ha commentato anche il momento della sua squadra: «Al momento siamo molto soddisfatti di quello che stiamo facendo, ma dobbiamo continuare. La gara di Pagani ci dimostra una volta di più che le partite sono tutte difficile e che bisogna mantenere l’attenzione per 90 e passa minuti. Se la vittoria sia un segnale? Sostituire Mallamo infortunato con un attaccante è stato un chiaro segnale, nonostante il vantaggio. Il Mister ha a disposizione un gruppo di calciatori bravi e, anche oggi, chi è entrato si è fatto trovar pronto, anche per pochi minuti».
Quanto al suo rientro: «Per quanto mi riguarda ho sempre saputo che sarei rientrato e ho lavorato duro per farlo il prima possibile, sudando, come ho sempre fatto. Adesso devo ritrovare il prima possibile il meglio della forma».
Il numero #6 dei galletti ha quindi speso qualche parola per il nuovo arrivato Maiello: «E’ stato un gran colpo! Quando ero in B era tra i miei preferiti in mezzo al campo. Abbiamo avuto un assaggio delle sue qualità»
Il 38enne romano ha poi spostato la sua attenzione su Antenucci: «Cosa vogliamo dire di Mirco? Giocatore straordinario, non solo in fase offensiva. E’ un gran giocatore e un grande uomo. Lo scorso anno è stata davvero dura, difficile, ma fa parte del calcio, le sconfitte ti rendono più forte».
Queste le ultime riflessioni dell’ex Parma: «Speriamo di andarci a riprendere quello abbiamo perso negli ultimi due anni; questo febbraio sarà un mese importante, magari non decisivo, ma quello che è fondamentale è pensare a noi, solo a noi».
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