Al termine della sfida tra Palermo e Bari, a presentarsi davanti ai microfoni dei giornalisti per i biancorossi è stato Pierluigi Frattali che ha così commentato quanto accaduto in campo: «Siamo soddisfatti per il carattere e per la qualità che abbiamo espresso prima. Abbiamo avuto voglia di provare a vincere anche in dieci, contro una squadra forte come il Palermo che era secondo in classifica e quindi oggi c’è da fare solo i complimenti a tutti quanti per la grande prestazione offerta. Sono orgoglioso dei miei compagni. C’è solo un po’ di rammarico perché l’espulsione è secondo me un po’ dubbia, ma ci può stare».
A chi gli ha fatto notare che questa per lui sia una grande stagione, il portiere biancorosso non si è scomposto: «Non diciamolo troppo forte perché le insidie sono sempre dietro l’angolo. Sto bene e mi diverto. In questa stagione la squadra è forte davanti e il mister prepara bene le partite. Per me è quindi più facile pensare solo a parare. Il direttore ha costruito una squadra forte e l’allenatore lavora benissimo anche sotto l’aspetto difensivo. Ci sono difensori fortissimi e quindi per me è più facile poter dimostrare il mio valore. Sono contento di ciò che sto facendo io e di quello che sta facendo la squadra. Speriamo di continuare così».
L’estremo difensore laziale è dell’avviso che la squadra possa dare anche di più: «Secondo me possiamo fare ancora meglio. Nel primo tempo, in 11 contro 11, avremmo dovuto segnare. Queste partite cambiano se passi in vantaggio. Dobbiamo però guardare a come siamo partiti e a come è andato il ritiro. A causa del “Covid” non abbiamo praticamente fatto la preparazione. Essere primi, a più sette punti sulla seconda al termine del girone d’andata e tanta roba. C’è un po’ di rammarico perché abbiamo buttato qualche punto per strada in situazioni nelle quali sicuramente avremmo potuto fare meglio, però il bicchiere e mezzo pieno anzi anche un po’ di più. Speriamo di poter continuare così e di disputare un girone di ritorno migliore perché secondo me abbiamo ancora margini di miglioramento e questo ci fa ben sperare per il futuro».
Quanto alla sua parata più difficile contro i rosanero, il numero #1 dei galletti ha confessato di non ricordarlo: «Ero letteralmente in trance agonistica, perché ci tenevamo così tanto a fare i punti qui e a dimostrare la nostra forza, che non mi ricordo nemmeno che parate abbia fatto! L’importante è solo aver portato punti a casa. Se ci divertiamo in campo? Partiamo dal presupposto che siamo tutti dei giocatori forti. La squadra prepara bene le partite e poi è normale che si diverte in campo e fuori. Siamo davvero un bellissimo gruppo e penso che lo stiamo dimostrando».
Il 36enne romano si è congedato dai microfoni della stampa raccontando l’episodio della sua ammonizione: «Quando sono stato ammonito, nella ripresa, sinceramente avevo visto un fallo grave ed ho pensato che l’arbitro avesse fischiato fallo. Il giocatore del Palermo era già ammonito e quindi sono andato lì fiducioso della sua seconda ammonizione. Alla fine, invece, il giallo me lo sono beccato io. Oltre al danno, la beffa. Non fa niente. Purtroppo gli arbitri possono sbagliare, a volte a nostro favore, altre volte contro. Dopo una partita del genere penso che sia riduttivo però parlare degli episodi arbitrali e penso che si debba invece parlare più del Bari perché abbiamo fatto una grande prestazione di carattere».
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