BARI – Nel post gara del derby tra Bari e Taranto, valevole per la diciottesima giornata di serie C e terminato con un secco 3-1 a favore dei galletti, Michele Mignani ha tenuto la sua consueta conferenza stampa per analizzare a caldo la partita.
«Possiamo certamente ritenerci contenti – ha esordito l’allenatore del Bari – stiamo raccogliendo i frutti meritati del lavoro quotidiano e dell’applicazione in campo di questi ragazzi. Ci godiamo questa serata per poi ributtarci immediatamente sul futuro perché bisogna sempre guardare avanti e non a quello che è successo fino ad oggi. L’obiettivo che conosciamo tutti è lontano, ma stiamo costruendo la nostra casa, mattone dopo mattone».
Il mister dei biancorossi è evidentemente soddisfatto dei suoi ragazzi e non esita a metterne in evidenza i pregi: «La squadra ha un atteggiamento positivo già da diverso tempo. Entra in campo sempre con attenzione, personalità e fa la giusta prestazione. Sono sempre dell’idea che si possa fare meglio. Si possono fare più gol, si può prestare maggiore attenzione nel non prenderli e quindi dobbiamo cercare e pretendere di lavorare ogni giorno per migliorarci. Poi non so dove arriveremo e quali saranno ancora i margini di miglioramento che io però già vedo in questa squadra. Rimango dell’idea che ci voglia tanto equilibrio e che il campionato non sia nemmeno arrivato alla metà».
Secondo il 49enne di Genova, uno dei segreti di questo gruppo è rappresentato dall’apporto di chi sta giocando di meno: «Per me è importante in questo momento cercare di tenere tutti sulla corda. Questa è la cosa più difficile per un allenatore. Dopo una partita così e dopo questo periodo nel quale le cose stanno andando nella maniera giusta, l’unico dispiacere che ho è rappresentato da quei giocatori che sto utilizzando di meno, ma che hanno dato un grande contributo nella prima parte della stagione. Loro mi aiutano a tenere alta la qualità della squadra. E’ vero che ad esempio a centrocampo si sia fatta una buona partita e che i ragazzi che hanno giocato oggi abbiano fatto bene, è però altrettanto vero che abbiamo delle valide alternative e delle soluzione variegate. Ci sono altri giocatori che probabilmente, se giocassero, farebbero bene e forse ancora meglio. Il campionato è lungo e abbiamo bisogno di tutti. Li vedo in allenamento e prima della partita e posso dire con cognizione di causa che questo sia un gruppo forte sotto tanti aspetti».
A chi gli ha chiesto un giudizio sull’avversario, l’ex Modena e Siena ha voluto spendere parole positive: «Da come li avevo visti in video, mi aspettavo maggior coraggio ed aggressività da parte loro. Probabilmente volevano capire come sarebbe potuta andare la partita e l’hanno sentita, un po’ come noi. Il Taranto è però una squadra che ha fatto bene, che ha qualità e giocatori vivaci in attacco. Nonostante la sconfitta, avranno tempo per dimostrare che sono bravi perché l’hanno già fatto in passato».
Quanto ad alcuni singoli: «Paponi? E’ un giocatore che sa fare un po’ tutto e sa lavorare sotto la porta, assicurando la sua presenza in area di rigore. Al bisogno sa giocare per la squadra e lo sa fare bene. Adesso sta bene anche lui e mi è dispiaciuto toglierlo perché aveva voglia di giocare ancora e di provare a fare gol, però è anche giusto dare spazio a quelli che stanno giocando meno. Maita? E’ un giocatore che può fare tutti i ruoli di centrocampo e che ancora non conosce fino in fondo quali siano le sue potenzialità. Secondo me ha margine di miglioramento e se lo capisce, potrà crescere ulteriormente. Antenucci? Credo che per lui siano state spese tante parole in passato. E’ un grande professionista e sta bene. Corre per novanta minuti come un ragazzino e credo che in questo momento si stia divertendo. Come lui credo ce ne siano veramente pochi in questa categoria».
Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione sui sostenitori biancorossi, protagonisti assoluti del derby contro gli jonici: «I tifosi sono stati meravigliosi. Ieri sera sono passati dall’albergo per farci capire l’importanza che aveva per loro questa partita. Credo che i ragazzi abbiano compreso il messaggio e abbiamo dimostrato in campo che avevano voglia di dare loro delle soddisfazioni».
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