BARI – In vista della fondamentale trasferta di Avellino, in programma domani sera in posticipo alle ore 21:00, Michele Mignani ha effettuato la consueta analisi pre partita attraverso un video diffuso sui canali ufficiali del club. Queste sono state le prime parole pronunciate dal genovese: «Che partita sarà? Non so. E’ certamente una gara bella e stimolante. Noi abbiamo le nostre idee e dovremo scendere in campo con la massima concentrazione e la massima cattiveria sportiva. Sappiamo quello che dobbiamo fare in campo quando andiamo a giocare una partita importante, anche se sapete bene che per me le gare sono tutte importanti. Riteniamo che le prossime sfide siano degli ostacoli e degli esami da superare, alla stessa stregua di quelli che abbiamo superato fino ad ora. Abbiamo lavorato bene questa settimana e vedremo cosa succederà».
L’allenatore del Bari ha quindi puntualizzato che ogni sfida ha lo stesso valore delle altre: «I punti sono tutti importanti, quelli che abbiamo fatto e quelli che faremo da qui alla sosta di Natale. Abbiamo come obiettivo ora la partita di lunedì e per il momento ragioniamo solo su quello. Non vediamo l’ora di scendere in campo».
Il discorso si è poi spostato sul campo sintetico, superficie sulla quale la squadra non si è mai estressa in maniera del tutto convincente: «Ci alleniamo sempre sul nostro campo e a questo particolare non dobbiamo pensarci. Il tipo di campo non deve essere un problema. La partita si giocherà la sera, probabilmente con una temperatura fredda, e questo aiuterà i ragazzi a correre perché dovranno riscaldarsi».
A chi gli ha chiesto dei titolari che giocheranno in Campania, il 49enne di Genova è stato come al solito sibillino: «Scavone non può giocare e qualcun altro sicuramente giocherà al suo posto. Non ho mai certezze il giorno prima della partita e, talvolta, anche il giorno stesso. I miei uomini stanno lavorando tutti e qualcuno sta recuperando dopo aver avuto dei piccoli problemi. Questa è una rosa che mi dà la possibilità di scegliere di settimana in settimana e aspetteremo fino all’ultimo per valutare gli 11 da mandare in campo».
Il mister dei biancorossi no si è neanche sbilanciato su chi sia il concorrente più temibile per il Bari: «Non ne ho idea. Questo è un campionato difficile nel quale ogni domenica devi fare punti. Alla fine arriveranno davanti quelli che avranno totalizzato il maggior numero di punti contro le cosiddette grandi e contro le formazioni più piccole».
L’ex Modena e Siena ha poi parlato più approfonditamente del prossimo avversario: «L’Avellino è una squadra forte, costruita per fare un campionato di vertice, grazie agli investimenti che ha fatto, ed ha un allenatore preparato, esperto e abituato a fare campionati importanti. Noi però dobbiamo guardare solo in casa nostra e giocare per noi, come abbiamo sempre fatto. Dal mio punto di vista non è importante chi segni, ma il lavoro della squadra. Solo giocando con lo spirito che abbiamo avuto in tante partite passate, per l’avversario di turno sarebbe dura».
Il tecnico dei galletti si è congedato commentando le recenti frasi di stima ed elogio pronunciate dal DS Polito nei suoi confronti: «Sono parole che mi fanno molto piacere e lo ringrazio. Se sono qua lo devo a lui perché avrebbe potuto scegliere per Bari qualsiasi tipo di allenatore. Ha scelto me e sono obbligato per forza di cose a dare tutto me stesso per cercare di ringraziarlo sul campo».
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