Al termine del derby giocata al “Degli Ulivi” tra Fidelis Andria e Bari, terminato con la vittoria ospite per 3-0, a presentarsi davanti ai microfoni dei giornalisti per i biancorossi è stato Daniel Paponi con una evidente fasciatura sulla testa. «Ho preso una capocciata – ha rassicurato la punta anconetana – ma va tutto bene. Sono solo un po’ affaticato e stanco, però ci sta».
Il calciatore marchigiano ha così commentato quanto accaduto in campo: «L’atteggiamento è stato quello giusto da parte di tutti e abbiamo disputato una bellissima partita. Abbiamo tenuto il pallino del gioco e abbiamo dimostrato qualità. Basta rimanere sempre sul pezzo, nessuno deve mollare. Poi verranno dei periodi in cui i compagni staranno meglio. Se l’atteggiamento è quello giusto, una squadra così forte fa molta meno fatica. Oggi abbiamo dato una bella risposta e fatto una gran partita. Ora dobbiamo continuare così».
L’attaccante 33enne ha poi spiegato come Mignani abbia deciso di impostare alla vigilia la sfida contro i federiciani: «Il mister ha preparato la sua partita come al solito. Ci ha chiesto sempre le stesse cose e cioè sacrificio e atteggiamento. Ogni giocatore ha le sue caratteristiche e l’importante è metterle al servizio della squadra, poi il resto viene da sé. Il reparto offensivo? Tutti gli attaccanti si integrano bene. Siamo giocatori forti e abbiamo tante caratteristiche che possono servire a seconda della gara da giocare».
Dopo questa vittoria, è il caso di pensare già al prossimo impegno: «Non abbiamo fatto ancora niente e adesso dobbiamo pensare solo alla prossima partita. Sappiamo che il Latina verrà da noi come hanno fatto tutte le altre, e cioè con l’idea di cercare di abbattere la prima in classifica. Se però ci mettiamo il giusto atteggiamento e la voglia di fare a livello tecnico quel qualcosa in più rispetto agli avversari, penso che non ci sia storia. Noi dobbiamo essere solo bravi a mettere in campo l’atteggiamento giusto. Quella contro il Latina per me è una partita particolare. Ho giocato lì e mi hanno voluto bene. Mi hanno fatto anche uno striscione quando me ne sono andato e quindi non vedo l’ora si giochi».
Il numero #88 dei galletti è consapevole che non sia facile trovare spazio in un gruppo del genere: «Quando vieni a giocare in una squadra che vuole vincere il campionato, c’è inevitabilmente concorrenza. Nel momento in cui tocca a te, cerchi di sfruttare al meglio l’opportunità. Non facendo solo gol, ma facendo vincere la squadra».
Il biancorosso ex Padova si è congedato dai microfoni della stampa facendo una dedica: «Il gol e la vittoria li dedico ai miei figli e a mia moglie che da casa mi ha mandato subito un messaggio. Lei sa quanto ci tengo e da quale periodo sia reduce, soprattutto con riferimento all’anno scorso».
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