BARI – Al termine della gara giocata al “San Nicola” e vinta per 2-1 dal Bari sul Catanzaro, a presentarsi in sala stampa per i biancorossi è stato Mirco Antenucci che ha così commentato quanto accaduto in campo: «La cosa da sottolineare della prova di oggi è lo spirito di sacrificio mostrato da tutti, a partire dagli attaccanti. Se non hai quello, poi fai fatica a vincere le partite. Sicuramente non dovevamo dimostrare nulla, ma vincere è stato un segnale importante perché veniamo da una brutta sconfitta. Perdere fa parte del percorso ed è normale che non vorremmo accadesse mai, però ci sta».
Quanto a come siano stati vissuti i giorni precedenti a questo big match, l’attaccante del Bari ha spiegato che il gruppo ha reagito con equilibrio: «Abbiamo vissuto la settimana in modo sereno e ci siamo preparati bene. Ci siamo parlati e abbiamo capito gli errori commessi nell’ultima gara. Con la prestazione di oggi abbiamo dato la conferma di essere una squadra solida e matura. Le sconfitte arrivano, ma poi devi essere bravo a cancellare e a trarre i giusti insegnamenti».
Quanto al suo gol, il 37enne molisano ha una dedica particolare da fare: «E’ normale provare a fare dei colpi del genere. A volta ti possono riuscire, altre volte meno, però è stata una giocata tecnica d’istinto. Lo dedico a Valerio perché mi dispiace doverlo perdere per tanto tempo. Lui è per noi importante e so quanto ci tenga davvero al Bari e a raggiungere l’obiettivo finale».
Il numero #7 dei galletti ha poi spostato il discorso più a livello personale: « E’ normale essere contenti quando fai gol e vinci le partite. Durante la stagione, ci sono però altri momenti meno felici. Qualche settimana fa ho dovuto fare i conti con un infortunio e poi sono stato fuori per 3-4 partite. Nonostante la consapevolezza che la nostra sia una squadra forte, quando non giochi è normale che non sei soddisfatto. Vorresti essere sempre presente in tutte le partite, però bisogna accettare l’accantonamento e lavorare duramente, come ho sempre fatto, in maniera molto serena. Le cose poi arrivano perché anche il calcio è una ruota, quindi bisogna allenarsi seriamente, in attesa del tuo turno».
L’ex Spal si è congedato dalla stampa sottolineando quanto sia importante essere al primo posto: «Ognuno di noi crede nel proprio compagno. Secondo me siamo una squadra forte e dobbiamo continuare a vincere le partite perché questo genera grossa autostima. Quest’anno siamo davanti a tutti e quindi bisogna continuare a cavalcare questo entusiasmo. Ti giri in campo e vedi dei compagni che sono molto attaccati a questo progetto e sono dei giocatori forti. Il resto viene naturale».
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