Nel post gara del derby giocato dal Bari in casa della Virtus Francavilla, valevole per l’undicesima giornata di serie C, Michele Mignani ha tenuto la sua consueta conferenza stampa per analizzare a caldo la cocente sconfitta per 3-0.
«La sconfitta ci può stare, loro hanno meritato di vincere – ha esordito l’allenatore del Bari – ma non sarebbe dovuta andare così. Regalare un primo tempo in quel modo, vedere gli avversari avere fame e cattiveria, andare al doppio della velocità rispetto a te e vincere tutti i contrasti che ci sono in una partita è stata una cosa che non sarebbe dovuta accadere. Non esistono alibi. Avremmo dovuta fare una grande prestazione! Le responsabilità sono ovviamente le mie perché evidentemente non sono riuscito a trasmettere in una partita come questa lo spirito giusto da portare in campo».
Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio il pomeriggio vissuto al “Giovanni Paolo II”: «Nel secondo tempo la squadra ha comunque avuto una reazione, ma alla fine non siamo riusciti nemmeno ad avvicinarci a recuperare la partita. Queste sono sconfitte che sotto certi aspetti fanno male, ma dobbiamo trasformarle in sconfitta che fanno bene per cercare di farne tesoro e per ritornare saldamente coi piedi per terra. Dobbiamo capire quello che abbiamo sbagliato e ripartire con ancora più forza perché le squadre vere si vedono anche nei momenti in cui prendi delle batoste».
Secondo il 49enne di Genova, la giornata nera non deve però ora demoralizzare l’ambiente: «Non voglio però pensare che una partita e butti all’aria tre mesi di lavoro e quello che questa squadra aveva cominciato a fare. Dobbiamo essere bravi a voltare velocemente pagina e a pensare alla prossima partita. Sappiamo che il campionato sia molto lungo e che si incorrerà in partite non felici. Non avremmo dovuto perderne una così».
Con chi gli ha fatto notare che la squadra non abbia fatto circolare adeguatamente la palla, l’ex Modena e Siena non ha potuto che concordare: «Abbiamo fraseggiato poco perché abbiamo lavorato male di squadra, sia quando avevamo la palla, sia quando ce l’avevano loro. Questo è l’aspetto che mi è sembrato più evidente. Il campo sintetico ci ha penalizzato? A prescindere da come fosse il terreno di gioco, che fosse grande o piccolo, verde o blu, la squadra avrebbe dovuto avere un atteggiamento diverso in partenza. Dispiace per la gente che è venuta a vederci e dispiace perché stavamo facendo un buon lavoro».
Secondo il ligure la prestazione non è stata causata da problemi di tenuta atletica: «Sono straconvinto che può esserci stato un calo mentale e non un calo fisico. La squadra ha spinto e corso fino al novantesimo. Poi si può discutere se abbia corso bene o male. Nel primo tempo loro erano più brillanti di noi, ma questo parte dalla testa, dalla fame, dalla voglia e dall’essere combattivi. Voglio pensare che sia questo e che non si possa essere quelli del primo tempo di oggi
Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione dall’accezione ottimistica: «Ora dobbiamo aspettarci una reazione del gruppo, a partire dall’allenamento di domani. La prossima gara dobbiamo prepararla bene sotto l’aspetto tecnico-tattico e comportamentale. Stasera ci siamo rimasti male tutti, noi per primi e io per primo. Nessuno ha pensato mai di essere imbattibili e dobbiamo mirare ad avere continuità di risultati. Cerchiamo di ragionare positivamente a partire da domani».
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