Al termine della gara vinta per 3-1 dal Bari a Campobasso, a presentarsi davanti ai microfoni dei giornalisti per i biancorossi è stato il molisano DOC Mirco Antenucci che è sceso finalmente in campo da titolare nella sua terra natia ed ha siglato l’importante gol del 2-1.
Questo il suo commentato d’esordio: «Sono contento per la vittoria e per il mio gol che posso dedicare alla mia figlia, appena nata, alla mia famiglia e a tutti i miei amici che, essendo io molisano, oggi erano allo stadio. Per me quindi è stata una gioia doppia. Ovviamente l’importanza della vittoria è quella che mi interessa maggiormente».
Secondo l’attaccante del Bari, nel gruppo si respira un’aria bellissima: «C’è un bel clima e ci vogliamo tutti bene. Quei festeggiamenti sono un attestato di affetto nei miei confronti e sono molto contento di far parte di questo gruppo di ragazzi davvero professionali e umanamente validi. I risultati si stanno vedendo.».
Questo invece è il parere del 37enne molisano sul Campobasso: «E’ una buonissima squadra, ben organizzata e guidata da un allenatore molto bravo. L’avevamo studiata già con i video e devo ammettere che ci ha dato filo da torcere. Secondo me può fare un buon campionato, ma oggi il Bari ha dimostrato di meritare la vittoria».
La punta nata a Termoli è ovviamente soddisfatto del fatto che oggi sia finalmente scattata la sua ora: «Lavoro duramente e da professionista durante gli allenamenti. Il mister fa le sue valutazioni e io devo farmi trovare pronto per dare una mano alla squadra. Penso che la professionalità alla fine però venga sempre premiata. Sono stato abbastanza fortunato nella mia carriera e mi è capitato poche volte di non essere sempre protagonista, ma fa parte del gioco. Sicuramente non fa piacere non giocare e tutti vorrebbero entrare in campo ogni domenica e disputare 90 minuti, ma bisogna dare una mano anche quando non si gioca ed essere di supporto agli altri ragazzi. In questa squadra tutti meritano davvero di giocare e meritano di raggiungere delle soddisfazioni oltre che di squadra, anche professionali».
Secondo l’ex Spal, le idee di Mignani richiedono impegno, ma danno i loro risultati: «Il gioco del mister e dispendioso perché richiede molto sacrificio da parte di tutti, a partire dalle punte, fino ai difensori. Però poi si riesce a trovare sempre la trama e l’occasione giusta per fare gol. Poi c’è l’entusiasmo delle vittorie a fare la differenza e che ti trascina. Questo è mancato negli anni scorsi quando dovevamo sempre rincorrere, mentre quest’anno siamo davanti e questo nel calcio è fondamentale».
Il numero #7 dei galletti si è congedato dai microfoni della stampa chiudendo il discorso con un riferimento al tifo barese che si è fatto sentire tantissimo anche oggi al “Nuovo Romagnoli”: «Il calcio con la gente è un’altra cosa. Anche oggi a Campobasso c’era entusiasmo ed è bello perché i tifosi riescono a trasmetterci tante emozioni. Contro il Foggia, in un derby sentito, spero che il pubblico sia numeroso. Più che speranzoso, sono convinto di questo. Speriamo di continuare anche con i risultati positivi».
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