Paponi: «Spero di segnare altri gol, ma l’importante è solo vincere. Sono pronto a partire dall’inizio. A Campobasso sarà difficile…»


BARI – A Messina entrò in campo nella ripresa e dopo pochi minuti siglò il raddoppio della sicurezza che regalò al Bari i 3 punti, mentre domenica scorsa contro la Turris ha disputato solo un piccolo spezzone di gara. Daniel Paponi sta cercando di farsi largo e di fornire il proprio contributo e oggi si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti.

La punta anconetana ha spiegato innanzitutto cosa sia accaduto nell’ultimo match vinto contro la Turris: «Le formazioni che vengono a Bari scendono in campo con grande concentrazione perché sanno di affrontare una squadra forte, che in questo momento è prima in classifica e quindi tutti i primi tempi saranno difficili. Col passare del tempo queste compagini possono avere un momento di calo, anche mentale, che può essere fisiologico. Noi siamo una squadra forte e i cambi possono fare la differenza, come accaduto contro la Turris. Nella ripresa siamo scesi in campo con un altro piglio. Se rimaniamo concentrata per tutti i 90 minuti, possiamo cambiare le sorti si una partita anche negli ultimi dieci minuti».

Il calciatore marchigiano è motivato e determinato a dare seguito alla rete realizzata in Sicilia un paio di settimane fa: «Dopo il primo gol, spero che ne seguano altri, ma l’importante è che si vincano le partite per arrivare a raggiungere un obiettivo comune importante. La concorrenza? Sono venuto qua a giocarmela e so che in rosa ci siano giocatori forti, ma me la gioco con serenità. Cosa posso dare a questo Bari? Innanzitutto l’esperienza. Quando vengo al campo, ancora mi diverto ed ho molto entusiasmo nel dover affrontare un campionato per vincere. Poi ci saranno momenti in cui starò meglio di altri e potrò giocare, ma l’importante è che si stia sempre tutti quanti sul pezzo. Il mio obiettivo è quello di vincere, a prescindere che lo si faccia grazie a me o grazie ad un altro compagno. Il resto viene da sé. Fino ad ora, ad esempio, sono andati in gol spesso anche centrocampisti e difensori. Questo è un particolare importante perché in questo modo non si fa gravare il peso solo sulle spalle di un singolo giocatore o di un singolo reparto».

L’attaccante 33enne ha quindi raccontato i retroscena del suo trasferimento in Puglia: «Ho sentito il Direttore Polito proprio l’ultimo giorno di mercato e lui mi ha detto che ci fosse in piedi uno scambio con il Padova e che avrebbe voluto prendermi perché mi conosce come persona e sa quello che posso dare in uno spogliatoio. Io non ci ho pensato due volte e ho accettato di arrivare in una piazza così importante preferendo di cambiare aria anche perché la stagione a Padova non era andata bene a causa di un sacco di problemini fisici. Mi sono fermato alla prima di campionato e poi si sono susseguiti altri due infortuni consecutivi causati dal voler rientrare velocemente. Non ho quindi avuto mai quella continuità di allenamento e di partite che mi avrebbero permesso di stare bene. Quest’anno sono ripartito, ho fatto la preparazione e adesso, scongiuri facendo, mi sto allenando bene ed ora sono pronto a scendere in campo anche dall’inizio».

Il numero #88 dei galletti ha spostato poi il discorso sulla serie C: «Questo è il mio quinto anno consecutivo in C. Sono stata a Castellammare e quindi ho fatto anche questo girone e lo conosco abbastanza bene. Poi sono stato a Piacenza e l’anno scorso a Padova. E’ un campionato difficile, nel quale non basta solo la forza di una squadra, ma per raggiungere un qualcosa di importante ci vuole un gruppo bello coeso. Il fatto che ci siano giocatori importanti che vanno in panchina e che comunque si allenano sempre al 100% esprime ad esempio la forza di una squadra e questo fa salire il livello di concentrazione di tutti perché si è consci che non si possa sbagliare. Questo dovrà succedere da qui fino alla fine».

L’ex Padova ha anche raccontato della sua carriera e delle prospettive future: «Quando sei giovane, tante cose non le comprendi. La vita fuori dal campo e la professionalità sono cose che, quando arrivi presto a determinate categorie, le lasci un po’ andare. Perlomeno io ho fatto così. Ho lasciato un po’ andare quello che sembrava tutto facile e che poi invece in realtà non era. Adesso mi aspetto di vincere un campionato per andare in serie B l’anno prossimo. Vorrei bissare la stagione a Castellammare. Poi vedremo…».

L’ultima battuta del calciatore biancorosso è servita a proiettarsi al prossimo impegno: «Quello che adesso importa è pensare al Campobasso e provare ad andare a vincere lì. Sarà una partita molto difficile contro un avversario che viene da due risultati utili ottenuti contro due squadre forti del girone. Avranno un grande entusiasmo e anche loro vorranno provare a fermare la capolista».






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